«Positiva l’attenzione e la disponibilità al confronto» è stata espressa dalla delegazione Usb lavoro privato dopo l’incontro di giovedì 22 marzo con il commissario prefettizio al Comune di Terni, Antonino Cufalo. L’incontro era stato richiesto dal sindacato al fine di avere riscontro delle azioni che verranno intraprese nei prossimi mesi rispetto ad Asm.
La delegazione Usb ha illustrato al commissario la propria posizione in merito a quanto deliberato dalla precedente amministrazione comunale, in relazione alla vendita al privato di quote di capitale Asm e ha ribadito la «contrarietà a qualsiasi ipotesi di vendita – si legge in una nota della delegazione Usb – che di fatto significherebbe sottoporre a logiche di mercato un’azienda che eroga servizi pubblici essenziali e che rappresenta una delle poche e valide realtà produttive del territorio, un patrimonio della città e dei cittadini umbri e di Terni».
I quesiti Sono state evidenziate, in particolare, le criticità emerse nel corso dell’incontro del 2 marzo con i vertici Asm, durante il quale il presidente del Consiglio d’amministrazione «aveva illustrato le difficoltà derivanti dalla discontinuità dei flussi di cassa, dalla mancata erogazione dei pagamenti per i servizi prestati a vari comuni della provincia, oltre alla criticità rappresentata dalla partita debiti crediti con la Proprietà-Comune di Terni; tutto ciò genera una situazione di indebitamento con le banche, con l’inevitabile rischio di ricadute sempre più evidenti su lavoratori e servizi erogati ai cittadini». Successivamente sono stati esposti gli aspetti critici per quanto attiene ai servizi erogati da Asm con particolare riferimento «all’area Gas, visto che prossimamente si terrà la gara per l’aggiudicazione dell’intera gestione della Provincia».
Le risposte Il Commissario, si legge ancora nella nota, «ha ribadito che gli atti adottati sono esattamente quelli previsti dalla legge per un Ente in dissesto finanziario, essendo il suo compito quello di ‘traghettare’ il Comune fino all’insediamento dell’Organo straordinario di liquidazione e alle elezioni». Da parte del commissario e della dirigente delle attività finanziarie, la dottoressa Stefania Finocchio, «è stata esposta sinteticamente la procedura seguita per quantificare l’ammontare dei debiti pregressi genericamente intesi, una parte dei quali inseriti, sotto la voce di ‘debiti fuori bilancio’, nel Piano di riequilibrio e nel successivo aggiornamento, in primo luogo facendo una ricognizione, per stabilire quali e quanti siano di fatto esigibili: tutto quello che è maturato, a credito e a debito dell’Ente, al 31 dicembre 2017 verrà gestito autonomamente dall’Osl, che quindi, una volta insediato, dovrà prendere visione anche della partita ‘debiti pregressi Asm’». La dirigente «ha spiegato che c’è un impegno preciso ad assicurare la continuità dei flussi di cassa per il 2018, pari a circa 1 milione di euro/mese, e che per il 2017, riguardo al servizio di Igiene ambientale, il più consistente sul piano economico, i pagamenti sono stati tutti erogati, mentre per gli altri servizi si utilizzerà un sistema di compensazione tra le partite debiti e crediti».
Nuovo incontro L’Usb valuta «positivamente l’attenzione e la disponibilità al confronto emerse nell’incontro, in virtù del fatto che la verifica della esigibilità o meno dei debiti pregressi del Comune con Asm è bilanciata dalla garanzia di una accettabile continuità di flusso di cassa e della permanenza di Asm a totale proprietà pubblica». Usb ha chiesto «di essere riconvocata subito dopo l’insediamento del ‘gruppo di lavoro interdirezionale partecipato’ e la nomina dell’Osl». Ha ribadito infine che seguirà «con attenzione i prossimi atti, direttamente o indirettamente riferiti ad Asm nell’ottica prioritaria della salvaguardia dei lavoratori e del mantenimento del 100% di capitale pubblico».