di Giovanni De Angelis e Massimo Leopoldi
in rappresentanza dei comitati
In quest’ultimo mese abbiamo ascoltato e letto, sui mezzi di stampa e sui social, un’importante quantità di notizie inesatte e pretestuose. È necessario fare chiarezza su chi ha scelto il tutor. Lo facciamo oggi, con tutta la documentazione scritta ed ufficiale.
Partiamo da una premessa: negli ultimi venticinque anni, sul tratto di Valnerina della ex VI circoscrizione del comune di Terni, ci sono stati circa una ventina di morti da incidente stradale. Nei due terzi dei casi, il fattore velocità è stato determinante, se non l’unico. Noi qui ci abitiamo e gli incidenti li ricordiamo bene. Ad alcuni di noi le auto sono letteralmente entrate dentro casa.
Seconda importante premessa: qualcuno in Valnerina si è divertito a dire che ‘il tutor lo hanno voluto quelli di Collestatte Piano’. I cittadini dei comuni della Valnerina sono stati ingannati. Da parte nostra non c’è alcun astio verso i cittadini dei comuni vicini, e dispiace che alcuni abbiano creduto ad una narrazione dei fatti inventata. Tanto è vero che siamo stati i primi a produrre osservazioni ufficiali a tutela delle attività economiche e degli abitanti della zona.
Fatte queste premesse passiamo ai fatti. Nella primavera del 2021, dopo una raccolta firme dei cittadini promossa dal locale circolo Pd, è nato un comitato civico a Collestatte Piano (alleghiamo il testo, allegato numero 1) che richiese sia maggiori controlli, sia che venisse ripresa ‘in esame l’installazione di funzionali strumenti per la misurazione della velocità in prossimità dei centri abitati […] così come già installati nei tratti della medesima strada che attraversa i comuni di Arrone, Montefranco, Ferentillo’. Come si vede, quel comitato non chiese nessun tutor, ma autovelox come esistono da venti anni negli altri comuni.
All’inizio del 2023 c’è stato purtoppo un incidente mortale che tutti ricordiamo, quello in cui ha perso la vita Manuel Galeazzi. L’ondata emotiva è stata tale da provocare il riaprirsi del dibattito. Alcune istituzioni hanno iniziato a parlare di tutor, e non più degli autovelox da noi proposti. Si ricordano, tra le altre, le dichiarazioni della sindaca di Ferentillo uscite su Il Messaggero del 4 febbraio 2023 (che alleghiamo, allegato numero 2).
In vista di un’imminente convocazione del prefetto, a Collestatte Piano è nato un secondo comitato che ha fatto un’altra petizione, nella frazione di Collestatte carburo, per richiedere in quel rettilineo un autovelox (allegato numero 3). I due comitati di Collestatte Piano hanno iniziato a lavorare insieme e c’è stata un’assemblea pubblica il 15 febbraio 2023 (il cui manifesto alleghiamo, allegato numero 4) per stabilire, insieme ai cittadini, quali fossero i punti da indicare all’incontro con il prefetto nei quali ‘installare i rilevatori di velocità’. Anche qui, nessuno parlò di tutor.
Nell’incontro con il prefetto a fine febbraio 2023 (presenti tutti i sindaci, i nostri due comitati, Anas, Provincia, i comandi delle forze dell’ordine) il Comune di Terni, con Latini sindaco, ha dichiarato che erano allo studio un paio di ipotesi e che quella che era più in fase avanzata, nonché quella ritenuta da loro più idonea, era quella del tutor. In quella sede i nostri due comitati si sono dichiarati contrari a quella soluzione. Tutti coloro che erano presenti all’incontro lo sanno.
A Terni arrivano le elezioni, vince Bandecchi a fine maggio 2023, gli uffici comunali nel frattempo avevano lavorato solo alla soluzione tutor e la nuova giunta, a fine luglio 2023, delibera il tutor in continuità con l’orientamento della giunta Latini. Prontamente i nostri due comitati, nel giro di pochissimi giorni, scrivono ufficialmente al prefetto il 7 agosto 2023, ovvero un anno fa (alleghiamo la richiesta di incontro, allegato numero 5) per chiedere di valutare bene l’efficacia e l’impatto della scelta del tutor fatta dal Comune di Terni, ribadendo che la nostra preferenza era di installare degli autovelox nei centri abitati, partendo dai tre rettilinei con maggiori abitazioni o incidentalità, e non il tutor.
Non siamo a conoscenza se anche altri comitati o istituzioni abbiano o meno fatto atti formali un anno fa, come lo abbiamo fatto noi, per chiedere di valutare bene l’efficacia e l’impatto del tutor. Non sapendolo, siccome non ci piace parlare a vanvera, non possiamo dire alcunché sugli altri soggetti. Sappiamo solo che noi abbiamo mantenuto sempre una posizione. E la nostra posizione non è mai stata il tutor e i documenti che abbiamo mostrato lo attestano tutti. Abbiamo sempre richiesto gli autovelox, al pari di quelli installati negli altri Comuni della valnerina confinanti, maggiori controlli ed il rispetto di quanto previsto dal Codice della Strada. A quelli che hanno raccontato le scantafavole ai cittadini dei Comuni della Valnerina gli chiediamo di chiedere loro scusa per averli presi in giro.