Si chiama ‘Cube of the Truth’ la protesta proposta in corso Vannucci domenica pomeriggio dall’organizzazione ‘Anonymous for the Voiceless’, organizzazione specializzata in diritti degli animali e in attivismo stradale, nata nel 2016 in Australia e presente in oltre 800 città nel mondo.
Scene raccapriccianti
Con degli schermi, delle persone in maschera hanno mostrato ai passanti le violenze compiute sugli animali dall’industria della carne, per informare i passanti della violenza che si nasconde dietro le scelte alimentari più comuni. Avevano tutti la maschera di ‘Anonymus’. Ai passanti venivano mostrate scene registrate negli allevamenti intensivi e nei macelli. Non è la prima volta: già nei mesi scorsi la protesta fu messa in scena al centro di Perugia con le stesse modalità .
I dati
Secondo la Fao, nel 2011 sono stati almeno 117 miliardi di animali sono stati tenuti imprigionati in allevamenti e poi destinati al macello; ad essi va aggiungo il numero esorbitante di pesci pescati: circa 154 milioni di tonnellate ogni anno. «Per la produzione di ‘cibo di origine animale’ (carne, pesce, latte, uova, ecc.) questi individui vengono trattati come oggetti – denunciano le associazioni – gli animali non-umani negli allevamenti intensivi sono costretti a vivere in spazi ristrettissimi, incatenati o chiusi in gabbie sovraffollate per poi essere uccisi nei macelli spesso dopo una lunga agonia».