‘Vita indipendente’: «Garantire pari diritti»

Un progetto regionale avviato giovedì a Terni. L’assessore Casciari: «Una sfida importante»

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Un modello organizzativo di servizi e strumenti innovativi che consentano alle persone con disabilità di essere protagonisti della propria vita. Sono queste le basi del progetto regionale di ‘Vita indipendente’, presentato e avviato giovedì mattina a Terni.

Pari diritti «Permettere alle persone disabili di godere di pari diritti e opportunità per vivere la loro piena inclusione sociale», con queste parole ha esordito la vicepresidente e assessore alle politiche sociali della Regione Umbria, Carla Casciari, presente al seminario. Un progetto cofinanziato dalla Regione Umbria nell’ambito del Piano regionale integrato per la non autosufficienza. Realizzato dal Comune di Terni e gestito dal Centro per l’autonomia umbro, si avvale dei finanziamenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con il sostegno della fondazione Carit e dei fondi dell’otto per mille della chiesa Valdese.

Misure efficaci «È una sfida importante quella che ci proponiamo, promuovendo un percorso condiviso da istituzioni e volontariato – ha aggiunto Carla Casciari – per dare attuazione all’articolo 19 della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che ci impegna a riconoscere l’uguale diritto delle persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e a prendere misure efficaci ed appropriate per facilitarne il pieno godimento». Questi i principi su cui si fonda il progetto umbro. «Le persone con disabilità devono avere la possibilità di scegliere, decidere e progettare la loro vita, di accrescere la loro autonomia e l’autodeterminazione, e non solo di disporre di un’adeguata assistenza».

Agenzia per la vita indipendente Con ‘Vita indipendente’ «svilupperemo la rete dei servizi istituzionali – ha sottolineato la vicepresidente – e attiveremo la sperimentazione di un modello di servizi che parte dagli obiettivi del progetto di vita della persona con disabilità. L’assistenza personale autogestita è una condizione importante per essere liberi, ma altrettanto importante è rafforzare le capacità e la consapevolezza della persona». A questo scopo «si prevede di realizzare l’Agenzia per la vita indipendente, che garantisca la libertà e la capacità di scelta del miglior sistema di servizi che risponda alle esigenze individuali della persona».

La regione Presto il progetto, parte strutturale del Piano regionale per la non autosufficienza, sarà esteso in altri tre territori della regione. «Da ‘Vita indipendente’ – ha concluso la vicepresidente – ci attendiamo di ottenere importanti risultati per le persone con disabilità, ma anche per le loro famiglie e la comunità in cui vivono».

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