Coop-Superconti: «Personale al sicuro»

Parla Antonio Bomarsi, presidente del Consiglio di gestione della cooperativa

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Adesso che l’Antitrust ha detto che «nulla osta», all’acquisizione di tutto l’ambaradan che circola sotto il marchio Superconti da parte di Coop Centro Italia, si può comunciare a lavorare sul serio.

Coop «Adesso – precisa Antonio Bomarsi, presidente del Comitato di gestione di Coop Centro Italia – ci sono semplicemente le condizioni per portare avanti quel progetto, legittimo, come ha confermato anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, al quale stiamo lavorando da tempo e che prevede la nascita di un soggetto molto importante, non solo sotto il profilo delle dimensioni, ma soprattutto in relazione alla qualità del servizio offerto al consumatore».

Il progetto Già, le dimensioni: quello che viene a costituirsi è un grupo da oltre 800 milioni di fatturato, con più di 100 punti di vendita e circa 3500 dipendenti. Ecco, i dipendenti: la Filcams Cgil, nei giorni scorsi aveva prennunciato di aver chiesto «l’attivazione di un tavolo nazionale di confronto, visto che la transazione riguarderà 33 punti vendita distribuiti tra Umbria e Lazio e la tutela dell’occupazione dovrà essere massima».

Il personale Antonio Bomarsi, però, chiarisce subito che «Coop Centro Italia ha da tempo detto che, per il personale di Superconti non correrà certo dei rischi per l’operazione che stiamo portando avanti e io non posso che confermarlo adesso: non ci sarà alcuna ripercussione negativa sugli addetti. Quello che Coop Centro Italia ha in mente è un piano di crescita, non certo di ridimensionamento».

Gli stipendi Sotto il profilo economico, peraltro, al personale che proviene da Superconti dovrebbe pure andare meglio, in quanto i colleghi di Coop, a paritù di mansioni, guadagnano di più: «Direi che metterci a discutere, adesso, di queste cose sia inutile – taglia corto Bomarsi – mentre al personale, io credo, interessa molto di più sapere che i livelli occupazionali non sono in discussione».

I tempi L’estate sembra essere, «ragionevolmente, un orizzonte temporale entro il quale ipotizzare la defitiva chiusura di un’operazione – dice Antonio Bomarsi – che è effettivamente complessa, ma alla quale, com’è ovvio, ci stiamo preparando, noi di Coop Centro Italia, ma anche il gruppo Superconti, da tempo». Di sicuro non ci saranno ‘collaborazioni’ di medio lungo periodo tra i due gruppi: «Il nostro progetto non prevede nessuna collaborazione, ma si parla esplicitamente di acquisizione».

 

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