L’indelebile striscia negativa della Ternana

Defendi e compagni hanno toccato quota 17 gare ufficiali di fila senza successo. La peggiore attiva in Italia. Per domenica biglietti a 1,50 euro: l’appello di Bandecchi

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Sarà – lo è già volendo – una stagione indimenticabile quella della Ternana 2018-2019, comunque vada. L’ultima ‘puntata’ di Fermo, con una squadra inabile di ottenere il minimo indispensabile e, invece, in grado di fallire il quarto rigore sui sei avuti a disposizione durante il campionato, è una fotografia indicativa di ciò che i rossoverdi (non) sono stati capaci di fare. Per addetti ai lavori, tifosi e stessi protagonisti, compresi gli ex allenatori, un’esperienza tragica a livello sportivo: d’altronde non vincere per 17 gare ufficiali di fila è una discreta impresa in negativo, a tal punto che il record societario (21, a cavallo delle annate 1959-1960 e 1960-1961 con Tommaso Stefanini in panchina) storico è davvero vicino. E anche nel panorama europeo è complicato trovare qualcuno che sia riuscito a far peggio. Intanto arriva una sorta di appello di Stefano Bandecchi per il confronto con il Südtirol: tagliandi a 1,50 euro e speranza «che il dodicesimo uomo in campo, la nostra tifoseria, scenda in campo per giocare con noi e non con i nostri avversari».

LO 0-0 DI FERMO: VANTAGGIATO SBAGLIA RIGORE, FERE SENZA RITMO

De Canio, Calori e Gallo

Limbo perenne

Nonostante tutto la Ternana non solo è ancora fuori dalla zona playout, ma si è avvicinata al 10° posto occupato dalla Sambenedettese. Girone B molto equilibrato – da ricordare che una delle sconfitte del Pordenone capolista è arrivata per mano dell’ultima della classe, il Rimini, tra l’altra in trasferta – e che consente ai rossoverdi di restare a galla anche per l’ipotetico discorso legato alla post-season per la promozione in B. Tuttavia vedendo il poco mordente della squadra, le costanti imprecisioni e la generale sensazione di apatia collettiva è bene continuare a darsi un’occhiata alle spalle, visto che le altre quantomeno una partita riescono a vincerla di tanto in tanto. Gallo è riuscito a bloccare la casella delle sconfitte, ma è chiaro che non basta.

L’esultanza con il Teramo

La striscia senza vittorie, la peggiore in Italia

Come detto la stagione attuale sarà ricordata per i tanti record negativi che i rossoverdi stanno collezionando, oltretutto in un campionato dove la squadra partiva da favorita. Con il pari a reti inviolate del ‘Recchioni’ è stata toccata quota 17, ampiamente la peggiore in Italia nei tornei professionistici: il Chievo (11) e la Paganese (13, vittoria a Rende nel match di chiusura 2018) – entrambe ultime – sono a distanza, seppur il record negativo dell’annata calcistica resti per ora nelle mani dei campani. Motivo? Quel successo in Calabria arrivò dopo 20 incontri consecutivi – coppa Italia compresa – senza i tre punti, in pratica dall’inizio delle gare ufficiali.

Il Liberati

Pochi a far peggio in Europa, ci sono tre portoghesi

Lo score della Ternana è talmente negativo che ci vuole pazienza ed un’estesa ricerca – quantomeno considerando le prime dieci nazioni del ranking Uefa 2018, ma non solo – per individuare le squadre che hanno all’attivo una serie peggiore. Partendo dai campionati più noti e competitivi, spiccano tre team portoghesi: il Feirense (21 gare consecutive nei 90 minuti senza bottino pieno, considerando anche la Taça da Liga e la  Taça de Portugal, ultima vittoria a novembre), il Cesarense (Terceira Divisão, 20) e sempre nella terza serie lusitana lo Sporting Clube de Mêda che, addirittura, non ha vinto alcuna gara ufficiale nella stagione 2018-2019 (30).

Stefano Bandecchi

Le altre: Serbia, Bulgaria e Turchia

Considerando le prime tre serie di altri campionati, spuntano ulteriori team con una lunga serie priva di tre punti. C’è il Rad Belgrado (Superliga serba), a quota 22 incontri di fila e con ultima affermazione a settembre; nella serie B turca c’è il Karabükspor, mai vincente in campionato e con 23 partite consecutive (unico successo in coppa, settembre) senza sorriso; sempre in quell’area, in terza serie, ecco il Gaziantepspor con striscia aperta a 20 match a partire da ottobre. Altra ‘top’ in negativo è la bulgara (massima serie) Vereya Stara Zagora che, alla pari del Karabükspor, è a secco di bottino pieno in gare di campionato, mentre in coppa nei novanta – o centoventi con i supplementari – minuti non si è mai imposta. Ovviamente tutte sono in fondo alla classifica, come d’altronde lo è la Ternana – insieme alla Vis Pesaro, ma con incontri in più – considerando i risultati del 2019. Ecco perché sarà comunque un 2018-2019 indelebile, in negativo.

Il Liberati

La ‘cazzimma’

Nel contempo arriva una nota dell’imprenditore livornese, preoccupato – ci mancherebbe – per la prossima sfida con gli altoatesini: «La partita con la Fermana ha avuto dei momenti sfortunati e ci ha dato diverse indicazioni. Emerge ancora la nostra paura di vincere e forse dovremmo entrare in campo con più di ‘cazzimma’ e fame di vittoria. Sono convinto però, che finora si sia lavorato bene e che guardando avanti potremmo anche sognare un futuro migliore. Certo, è chiaro che tre punti ci avrebbero fatto davvero comodo. Ora siamo in un limbo: 3 punti dalla retrocessione e 3 punti dai play off. Quella di domenica prossima sarà una partita importantissima, noi come sempre dovremo scendere in campo per cercare la vittoria, dobbiamo ricordarci che arriverà al Liberati una squadra che vorrà lo stesso obiettivo, non possiamo dimenticarlo: una squadra molto forte, ben messa, e viene con la forza e l’arroganza, e i numeri gliene danno ragione, di portarsi a casa l’intera posta in palio. Noi però abbiamo bisogno di quei tre punti come un affamato ha bisogno di pane. Qui però entra in campo il pubblico. Una cosa fondamentale».

I prezzi ribassati e l’invito al pubblico: «State a casa se dovete contestare»

Domenica è concreto il rischio di vedere uno stadio deserto in stile Pordenone: «Sarò sincero, ho vissuto con più serenità le ultime due partite lontano dal Liberati che la prossima. Temo questa gara in casa perché se la tifoseria verrà allo stadio per criticare e contestare la squadra, sarà un problema. La nostra squadra è ancora debole psicologicamente e non può perdere energie mentali a causa delle critiche. Lo dico, nonostante forse se le meriti anche un po’, queste critiche, ma le Fere ora  hanno bisogno di rimanere fuori dalle polemiche dei tifosi, e hanno tanto bisogno del sostegno del pubblico. Faremo di tutto per portare i sostenitori delle Fere allo stadio, fissando un prezzo del biglietto davvero simbolico, 1,50 euro per tutti i settori. Chiedo solo una cosa: se si vuole venire al Liberati per contestare la squadra, è meglio non farlo. Questa squadra se contestata rischia di perdere in maniera forse poco dignitosa, è per questo che ho paura della prossima partita. Credo fortemente che i tifosi possano essere il 12° uomo in campo, ma  per noi non per gli avversari. Se veramente i nostri tifosi ci vogliono bene devono scendere in campo al nostro fianco e lottare con noi fino all’ultimo, nel bene o nel male. Se sarà così forse riusciremo a superare questa situazione veramente difficile e potremmo sognare i play off anziché guardare con paura alla retrocessione. Tre punti per andare all’inferno, tre punti per andare in paradiso. Spero che il 12° uomo in campo, la nostra tifoseria, scenda in campo per giocare con noi e non con i nostri avversari».

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