Mancini: «Dimissioni? Non ci penso proprio»

Il consigliere regionale, vicepresidente uscente, non si rassegna alla ‘mozione Salvini’: «Anche se entro in giunta resto consigliere»

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Quella che sta passando come ‘mozione Salvini’ non trova d’accordo quello che è stato il massimo esponente salviniano nella precedente consiliatura e che, forse anche per questo, è stato premiato alle ultime elezioni, facendo il pieno di voti: Valerio Mancini, candidato a sedere in giunta come assessore della nascente amministrazione Tesei, non ci pensa proprio a dimettersi dal consiglio regionale in caso di nomina: «Tradirei i miei elettori», dice in una intervista raccolta da UmbriaTv

«Non lascio il consenso che ho raccolto»

«È evidente che il tema del risparmio economico è un tema importante ma c’è un tema ulteriore ed è quello della rappresentatività dei territori: ci sono molti comuni che non hanno espresso alcun consigliere regionale e io, con tutto il rispetto, da quelle parti ci sono andato e ho ricevuto una investitura importante, partendo ovviamente dall’Alta Valle del Tevere dove ho cominciato come consigliere comunale. Il mio comunque è stato un consenso diffuso e io questo consenso lo voglio mantenere. Le mie dimissioni sarebbero incompatibili con questo consenso».

«Mi vedrei bene all’Agricoltura»

«Non si è mai preparati ad eventuali incarichi che dovessero arrivare – dice Valerio Mancini ipotizzando un suo coinvolgimento in giunta – ho fatto tante proposte sia in ambito Sanità che Agricoltura, purtroppo non ascoltate, magari quindi posso sfruttare l’esperienza in questi campi; ma al di là dell’esperienza personale in politica serve gente che sappia anche dire dei no. In ogni caso sono al servizio della squadra, nessun problema a rimanere solo consigliere. Ma da quelle piazze il messaggio arriva forte e chiaro…»

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