Pd, Verini fa infuriare Casal di Principe

Il commissario Dem Umbria a ‘Mattino Cinque’: «L’Umbria non è Casal di Principe ma è civiltà». Il sindaco casalese: «Diffamatorio»

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Una boutade in questo clima da ‘resa dei conti’, ma che dà l’idea di come l’attuale non sia un periodo proprio fortunato per il Pd dell’Umbria. Dopo la magistratura, ci mancava infatti il sindaco di Casal di Principe (Caserta) – Renato Franco Natale, considerato un ‘anticamorra’ – a prendersela con i Dem umbri per le parole pronunciate dal neo commissario del partito (tale dopo l’arresto del segretario Bocci) Walter Verini. All’interno del contenitore televisivo ‘Mattino Cinque’, infatti, martedì mattina Verini – nel tentativo ‘appassionato’ di difendere la propria ‘terra sotto assedio’ – ha detto: «L’Umbria non è Casal di Principe, l’Umbria è civiltà». Apriti cielo.

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«Dichiarazioni diffamatorie»

Natale ha preso carta e penna e ha subito scritto allo stesso Verini – e per conoscenza al presidente della Camera Roberto Fico e al segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti – parlando di «stupore e sconcerto nell’apprendere le dichiarazioni diffamatorie rese dall’onorevole Verini nel corso della trasmissione. Dichiarazioni del tutto ingiustificate ed estremamente lesive della dignità di una comunità, quale quella casalese, che con forza e costanza ha compiuto passi decisivi verso la normalità, con un progressivo ma deciso superamento dell’epoca buia in cui regnava la criminalità organizzata».

«Venga a toccare con mano la nostra civiltà»

«Si invita pertanto l’onorevole Verini – si legge nella missiva del primo cittadino di Casal di Principe -, evidentemente poco informato anche delle iniziative culturali che hanno caratterizzato questi anni di governo cittadino, a rettificare, ad horas, le dichiarazioni da lui rese nonché a porgere le scuse alla città di Casal di Principe ed ai propri cittadini, del tutto illegittimamente individuati quali esempi di corruzione e di inciviltà. In mancanza, provvederò ad intraprendere tutte quelle azioni necessarie al fine di garantire la massima tutela dei diritti, del buon nome e della dignità del Comune di Casal di Principe e della intera comunità casalese da me rappresentata. In attesa delle Sue scuse – qui si rivolge direttamente al commissario del Pd umbro – mi permetto di invitarla a visitare la città per constatare di persona l’alto livello di civiltà del nostro popolo».

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