Terni, con ‘Stimela’ l’Africa arriva al Caos

Per la prima volta in Italia il fotografo ternano Luca Sola presenta in una mostra monografica gli esiti del progetto fotogiornalistico

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

Attraversando gli Stati africani in condizioni di sicurezza precarie, il fotografo originario di Terni Luca Sola, racconta i flussi migratori di migliaia di persone che, invece di muoversi verso nord, verso il Mediterraneo e l’Europa, scelgono di prendere la via del sud. Direzione opposta, ma stessi rischi, stesso dolore, stesse ragioni. Il tema attuale delle questioni sociali, umanitarie e geopolitiche che stanno scrivendo la cronaca e la storia dell’Africa contemporanea, sono affrontate nella mostra ‘Stimela. Southern Africa migration project’, allestita al Caos di Terni dal 24 novembre al 24 febbraio.

LA MAPPATURA FOTOGRAFICA

‘Stimela. Southern Africa migration project’

In lingua zulu ‘Stimela’ significa ‘treno a vapore’. Quel treno che per decenni ha portato migliaia di uomini, donne e bambini al centro Africa verso le miniere d’oro, di diamanti e platino del Sudafrica. ‘Stimela’ è anche il nome del progetto artistico che Luca Sola porta vanti ormai da quattro anni nel continente africano. Durante le sue missioni affronta e testimonia le dolorose tematiche legate al fenomeno migratorio, ne svela le cause e le conseguenze attraverso l’obiettivo della propria fotocamera. Le immagini scattate da dentro e da fuori i confini mostrano le conseguenze delle epidemie e della debilitazione, la ferocia degli arresti e le condizioni disumane delle carceri, la vita quotidiana nei campi di raccolta e la complessità dei conflitti etnici e interreligiosi, spesso fomentati e sostenuti dai leader dell’industria dei metalli preziosi e dai Paesi avanzati. Per il suo carattere socio-antropologico ‘Stimela. Southern Africa migration project’ induce a una riflessione seria e profonda su quanto sia necessario e urgente cambiare il nostro punto di vista, anche grazie all’uso del medium fotografico e all’occhio critico e lucido di Luca Sola. Infatti, i Paesi industrializzati non sono più l’asse su cui ruota l’asse del mondo; lo dimostra il fenomeno migratorio che non è più una questione solo europea. È la ricerca di una vita migliore.

Arci Terni

La mostra, curata da Lorenzo Respi, è stata realizzata grazie ad Arci Terni, in collaborazione con ‘All around art’, e promossa da Indisciplinarte e ‘Opera laboratori fiorentini’. «Il ribaltamento di prospettiva che ci propone Luca Sola con ‘Stimela’ è una delle medicine di cui c’è bisogno oggi, soprattutto in termini di osservazione dei fenomeni migratori», si legge in un commento di Arci Terni. «Il ‘discorso sui migranti’ è sempre più lontano dal ‘fenomeno migranti’: numeri, dinamiche, criticità e punti di forza sono confusi all’interno della comunicazione di massa come in una centrifuga che spara messaggi indirizzati verso la costruzione di un immaginario fatto di paure piuttosto che di buonismo. In un caso o nell’altro si tratta di elementi di conoscenza quasi sempre fuori dall’ordine reale, quello della complessità. Nel caso specifico la gran parte delle migrazioni non riguardano l’Europa. Dalla stessa Africa il flusso non sale indiscriminatamente verso l’Europa. Eppure non viene raccontato. ‘Stimela’ offre una possibilità di conoscenza».

Luca Sola

Nato a Collestatte Piano, in provincia di Terni, nel 1977, Sola è un fotografo documentarista. Ha studiato letteratura contemporanea presso l’Università di Perugia e ha ottenuto il master in fotogiornalismo presso l’Isfci (Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata) di Roma. Fotografo professionista dal 2007, il suo lavoro è centrato su tematiche sociali, umanitarie e geopolitiche con particolare attenzione all’Africa e al Medio Oriente. Vive attualmente a Johannesburg. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle maggiori testate, nazionali e internazionali e tra i vari riconoscimenti ottenuti vanta lo ‘Yonhap international press photo awards 2011’, nella categoria ‘Enhancement of international peace” grazie al suo lavoro sulla guerra in Libia. Il suo primo libro, ‘Libia/Appunti di guerra’ del 2012 è basato sul medesimo progetto. I lavori di Sola sono stati esibiti in mostre personali e collettive a Roma, Venezia, New York, Parigi, Edimburgo, San Diego, Seul, Toronto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli