Gesenu, tagli in arrivo: sindacati in allarme

La denuncia: «Meno qualità per i cittadini e aggravio del carico dei lavori per gli addetti»

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«Stravolgente e inaccettabile», così i delegati della Rsu di Gesenu definiscono la «riduzione di importanti servizi, come la raccolta e lo spazzamento, con conseguente abbassamento degli standard di qualità per i cittadini e aggravio del carico dei lavori per gli addetti» che sarebbe stata annunciata oro dall’azienda: «Un provvedimento che giunge per l’imposizione del Comune di Perugia di ulteriori tagli, dopo quelli del 2014, al servizio di igiene ambientale. Senza, tuttavia, scontare un centesimo al cittadino».

«Tagli lineari» Quello che Gesenu applicherebbe, secondo la Rsu, è una «strategia dei cosiddetti ‘tagli lineari’» definita improponibile «né per quanto comporta in termini di offerta di qualità del servizio, che si riduce sempre più, né per quanto dovranno subire i lavoratori in ordine ai carichi di lavoro individuali che si prospettano loro e al rischio sul versante occupazionale. Gesenu – è un’altra accusa – informa il sindacato di tutto ciò solo pochissime ore prima della messa in atto della nuova organizzazione dei servizi scaturita, impostata unilateralmente, dai tagli decisi dall’amministrazione comunale di Perugia. Inoltre, appare alquanto in contraddizione il fatto che, in una fase di ristrettezze economiche, l’azienda continui a infoltire gli organici in ambito impiegatizio ingiustificatamente con conseguente aggravio dei costi generali».

«I conti non tornano» Secondo le Rsu, «Comune di Perugia e Gesenu devono dare risposte immediate e chiare a cittadini e lavoratori. Ci sono altre strade per abbattere i costi di gestione senza intaccare qualità dei servizi ed economia dei lavoratori, a vantaggio delle casse del Comune. Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo con questi due soggetti e all’azienda, in particolare, la sospensione per 15 giorni di qualsiasi provvedimento unilaterale. Nel caso ciò non dovesse verificarsi il sindacato si riserva di coinvolgere i lavoratori per successive azioni da intraprendere».

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