Il tema geotermia è molto caldo e cresce l’avversione dei territori e delle amministrazioni nei confronti di questa «offensiva speculativa a danno di popolazioni e territori». Nei giorni scorsi si sono tenute ad Allerona e Castel Viscardo, due assemblee organizzate dalle rispettive amministrazioni comunali, con l’ausilio della ‘Rete nazionale no geotermia elettrica speculativa e inquinante’.
Due progetti «Non bastava – spiega Vittorio Fagioli, portavoce della ‘Rete nazionale’ – la vicenda degli impianti pilota a Castel Giorgio e Torre Alfina della società Itk-lkw, ora si aggiungono due istanze della società ToscoGeo per realizzare altri due impianti geotermoelettrici tra Allerona e Castel Viscardo e tra Castel Giorgio e Orvieto. I progetti sono due: ‘Monte Rubiaglio’ – che interessa territori dei comuni di Castel Viscardo, Allerona, Castel Giorgio e Orvieto -, e l’altro denominato ‘Montalfina’ nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto».
Le norme Il primo «è stato presentato in Regione Umbria in questi giorni, con scadenza delle osservazioni per i Comuni ed il pubblico il 6 di agosto. E questo, impunemente, mentre il Governo non ha ancora emesso le norme – richieste dal Parlamento con la risoluzione del 15 aprile 2015 – che definiranno le aree dove installare gli impianti e le nuove regole che si dovranno rispettare nella valutazione delle istanze».
Conferenza dei servizi Circa Castel Giorgio «è stata convocata – aggiunge Fagioli – il prossimo 8 settembre la conferenza dei servizi presso il Ministero dello sviluppo economico – mentre è in corso presso il Tar Lazio il ricorso dei sindaci del territorio e della Provincia di Viterbo -, nella quale ci auguriamo che la Regione Umbria non conceda l’intesa necessaria per poter conferire, da parte del Ministero, l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto».
I cittadini Ottima la partecipazione dei cittadini di Allerona e Castel Viscardo, che hanno espresso contrarietà ad una operazione soprattutto a carattere speculativo, priva di veri benefici per la popolazione e densa di rischi. Dalla parte dei cittadini alleronesi si è apertamente detto il sindaco, Sauro Basili, che ha ricordato la presa di posizione della propria amministrazione. A Castel Viscardo il sindaco Daniele Longaroni si è detto contrario a tali installazioni nel territorio essendo l’area dell’Alfina ritenuta, da più parti, un’area ad elevata fragilità sismotettonica, all’interno di quelle suscettibili di sfruttamento geotermico.