Lotta alla povertà: «Risposte concrete»

Il vicepresidente della giunta regionale Fabio Paparelli: «Dal 2 settembre 2016 sarà possibile effettuare le domande per il Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva»

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di Fra.Tor.

«Dal 2 settembre 2016 sarà possibile effettuare le domande per il Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva», questo l’annuncio del vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, che venerdì mattina al Caffè letterario della biblioteca comunale di Terni, ha presentato le misure di contrasto alla povertà della Regione.

I ‘Fondi’ Con la legge di stabilità 2016 il Governo istituisce il ‘Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale’ e il ‘Piano per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale’ al fine di contrastare il fenomeno della povertà e supportare i nuclei familiari più a rischio. Le risorse che saranno assegnate all’Umbria per l’anno 2016 sono pari a 8 milioni e 238 mila euro, mentre per l’anno 2017 saranno oltre 11 milioni.

Contrasto alla povertà «Il Sia è una misura di contrasto alle povertà – ha spiegato Paparelli – che si compone di due interventi: uno passivo con l’erogazione di un contributo economico e uno attivo con l’adesione ad un programma sociale e lavorativo. La misura prevede l’obbligo di affiancare al beneficio economico un progetto di attivazione sociale e lavorativa da parte del destinatario finale». Il Sia è rivolto «alle famiglie in condizioni economiche disagiate in cui siano presenti persone minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata. Il nucleo familiare deve avere un indicatore Isee pari o inferiore a 3 mila euro».

ECCO COME FARE – IL VIDEO

Il contributo economico viene erogato – attraverso un’attività di profilazione effettuata da Inps – per 12 mesi e quantificato su base di 80 euro mensili a componente del nucleo familiare e va da un minimo di 160 euro per un nucleo familiare formato da due componenti, fino a raggiungere un massimo di 400 euro mensili per un nucleo familiare formato da cinque o più membri.

Terni «La stima delle risorse per la quota passiva del Sia nazionale destinata alla Zona sociale 10 di Terni (che comprende oltre al capoluogo, Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini e Stroncone), nei prossimi due anni è pari a 2 milioni e 867 mila euro (1.228 nel 2016 e 1.639 nel 2017). Saranno 996 – ha concluso il vicepresidente – le famiglie raggiungibili dalla misura nel biennio (426 nel 2016 e 570 nel 2017)».

Inclusione sociale La vulnerabilità, come disagio sociale, secondo il vicesindaco di Terni, Francesca Malafoglia, «non si identifica esclusivamente con la povertà, ma si genera quando a una preesistente situazione di fragilità sociale, si associano emergenze che destabilizzano il corso della vita e rischiano di portare la persona o la famiglia all’impoverimento, sia sul versante economico che esistenziale. Uno strumento come questo è fondamentale per la lotta alla povertà e l’inclusione sociale. Una risposta seria ad un problema che sta affliggendo la nostra comunità».

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