di L.P.
Un anno, il 2016, iniziato con obiettivi possibili e raggiunti, come la ripresa del turismo e l’apertura del quadrilatero, che poi, con il sisma, ha cambiato radicalmente l’agenda politica. È ‘ricostruzione’ la parola d’ordine per il 2017 secondo la presidente Marini, che ha tracciato un bilancio di quanto fatto e quanto c’è da fare per il nuovo anno.
L’INTERVISTA ALLA PRESIDENTE MARINI – IL VIDEO

Ricostruzione La promessa è, dunque, che le popolazioni rimarranno nelle aree colpite dal sisma e che, anche grazie all’Ufficio per la ricostruzione, il tutto avverrà nel più breve tempo possibile. Si comincia già giovedì 22 con la riapertura del che centro storico di Norcia, per restringere le aree della zona rossa e far ripartire il piccolo centro. Presto sarà consegnato il primo modulo da 40 metri quadrati, poi il secondo e le settimane successive il terzo. Sei aree container a Norcia per 480 persone e uno a Cascia per altre 80. Da gennaio, poi, le prime casette a Norcia e San Pellegrino per i cittadini che ne hanno fatto richiesta. C’è poi un’altra promessa che la Giunta intende mantenere, e cioè quella che entro inizio estate sarà riaperta la strada che porta a Castelluccio di Norcia, resa inagibile dopo il terremoto, per consentire ai turisti di ammirare la fiorita. Nella prima il transito sarà consentito solo a mezzi di emergenza, agricoltori e allevatori, mentre entro l’estate ci sarà la riapertura per tutti.
Fondi europei Ricostruzione, ma non solo. Tra gli obiettivi della Regione c’è anche quello di «cogliere tutte le opportunità che i fondi europei mettono a disposizione per la programmazione». Così sul tavolo ci sono non solo dotazioni finanziarie più robuste per la ricostruzione e per le imprese in sofferenza, grazie ai fondi Por-Fesr 2014-2020, ma anche progetti di sviluppo territoriale integrati e intersettoriali, come quello che porterà la banda ultralarga in Umbria, da sviluppare attraverso l’erogazione di oltre 56 milioni di euro di investimenti regionali e ministeriali, Agenda Urbana e la strategia nazionale per le Aree interne.
Economia Segnali incoraggianti, secondo il vicepresidente Paparelli, sono quelli che riguardano, invece, l’economia umbra. «La crescita del Pil regionale dello 0,7% – ha detto Paparelli – è in linea con le regioni più virtuose d’Italia come Piemonte e Toscana. Per questo 2016, in netta controtendenza, la crescita dell’export umbro è superiore alla media, con più 2,5% mentre la disoccupazione è scesa dal 10,7 al 9,8% con un saldo positivo tra le cessazioni e le nuove assunzioni di 2.300 unità. Questo non significa che abbiamo risolto il problema della precarietà del lavoro – ha concluso il vicepresidente – ma che come regione siamo attivi in primo piano per aiutare i nostri imprenditori e i nostri lavoratori».
Lavoro Oltre all’innovazione digitale, con 96 progetti conclusi e oltre 2 milioni di euro di investimenti attivati, ci sono sul tavolo altri 65 milioni di euro per la competitività e per lanciare start up e piccole e medie imprese innovative, per l’imprenditoria giovanile e per programmi di innovazione aziendale. Tasto dolente quello che riguarda i tavoli di crisi aperti, da Merloni a Novelli passando per la Sgl Carbon, Ims Isotta Fraschini, Firema, Mercatone Uno, Trafomec e Giornale dell’Umbria per cui la Regione, per quanto possibile, cercherà di fare la propria parte. In campo, però, anche tre nuovi progetti di legge per rilanciare altrettanti settori: turismo, editoria e lavoro, con sostegno alle imprese, promozione e tutela dei lavoratori.
Rifiuti In questo settore, invece, l’assessore Cecchini ha assicurato che nel 2017 ci sarà quella svolta tanto attesa già per il 2016. «Abbiamo cercato di aggredire quella fase di stallo che si era venuta a creare nella gestione dei rifiuti – ha detto – che ci ha fatto mantenere gli impegni dichiarati nella delibera di giunta di gennaio ma non ci ha fatto brillare così tanto. Gli obiettivi da raggiungere sono quelli previsti nel Piano regionale dei rifiuti, cioè potenziare la raccolta differenziata, che comunque è al 60%, conferimento marginale in discarica e la modernizzazione degli impianti». C’è poi la questione dell’Autorità unica per i rifiuti e l’idrico «che è, oggi più che mai, una necessità. Faremo in modo che i comuni accelerino anche su questo – ha riferito la Cecchini – vogliamo essere la prima regione che potrebbe avere una gestione regionale dei rifiuti con un unico gestore. Abbiamo visto come il privato, a differenza del pubblico, mira ai propri guadagni, ecco è il momento di dare una svolta». La svolta, tanto attesa in tutta la Regione, però, sarebbe raggiungere il 60% di effettivo avvio a riciclo della spazzatura differenziata dai cittadini. «Certo, per fare questo bisogna avere una raccolta di qualità, soprattutto per quanto riguarda l’umido e degli impianti efficienti e moderni», ha proseguito l’assessore mentre sul tema la Marini ha precisato che «saranno fatti gli opportuni investimenti, come stabilito anche con l’Arpa, su Ponte Rio e Borgo Giglione. I dati per la differenziata e l’effettivo riciclo ci sono, siamo all’interno di quanto dettato dall’Unione europea».
Trasporti Dopo il 2016, anche il 2017 sarà un anno positivo anche per i trasporti umbri. Dopo l’apertura della quadrilatero, con il tratto della SS77 che collega Foligno a Civitanova Marche, e la statale 318 Pianello-Valfabbrica-Schifanoia per il 2017 c’è in programma l’adeguamento del tratto umbro della Grosseto-Fano e la richiesta di inserimento nel contratto di programma tra Anas e Ministero dei trasporti del nodo stradale di Perugia. Investimenti anche sul trasporto pubblico, con la velocizzazione della tratta Fcu Ponte San Giovanni – Perugia Sant’Anna e la riapertura al traffico ferroviario fra San Gemini e Terni.
Sanità Anche per il 2016, come ha ricordato l’assessore Barberini, l’Umbria si riconferma come una delle poche regioni italiane che presenta una situazione di sostanziale equilibrio economico-finanziario. Completato il riassetto dei punti nascita, che ha visto la chiusura delle degenze ostetriche di Assisi, Castiglione del Lago e Narni, per il nuovo anno, l’agenda tracciata dalla giunta prevede l’aggiornamento dell’accordo regionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private, l’approvazione di un nuovo piano regionale del sangue, la rimodulazione e il contenimento dei tempi di attesa e l’adozione di un nuovo modello di valutazione della performance delle aziende e di benchmarking che tenga conto dell’efficienza operativa e economico-finanziaria oltre che di quella socio-sanitaria.
La politica Dopo il terremoto, dunque, tutta la regione vuole guardare avanti e ricostruire è la parola scelta dalla presidente Marini come linea guida per l’anno che verrà. Il 2017 sarà l’anno giusto: «anche per favorire gli investimenti e l’occupazione. I dati ancora non sono incoraggianti – ha concluso la presidente – dobbiamo continuare a mettere al centro il tema della competitività delle imprese umbre e la creazione di posti di lavoro. Ma poi c’è anche la politica, dopo il referendum il Pd, di cui sono esponente, deve assumere un ruolo centrale anche di ricostruzione della fiducia dei cittadini nei confronti della politica».