La decisione era stata presa a giugno del 2014 e poi ribadita ad ottobre dello scorso anno: la Bayer material science – da cui è stato creato il progetto Covestro (‘Collaboration+investment+strong’) – puntava sullo stabilimento di Nera Montoro e chiudeva quello, gemello, di Darmstadt in Germania. Una scelta che ha comportato il trasferimento di due linee produttive dal sito tedesco, il raddoppio dell’organico e dei volumi prodotti.
La celebrazione Venerdì i vertici aziendali hanno dato vita ad una autentica celebrazione – c’era il responsabile commerciale Covestro Ralf Gehring, il rappresentante della società in Italia Mario Ceribelli, il vice presidente uscente di Confindustria Umbria Stefano Neri, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il vice presidente Fabio Paparelli, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, quello di Narni Francesco De Rebotti- per la conclusione del progetto ‘Step’: «Abbiamo lavori a tappe forzate – ha spiegato l’ad Rosa – ma quella che appariva una sfida difficileè stata vinta».
Il personale «Abbiamo quasi raddoppiato il personale – spiega l’azienda – e investito oltre 5 milioni di euro». Gli addetti, infatti, sono passati da 42 a 72 e i nuovi assunti, tutti under 30, sono tutti in possesso di un titolo di studio che va dal diploma alla alla leurea.
Marini «Grazie a Covestro per il grande lavoro che ha svolto e per aver fatto la scelta di concentrare nello stabilimento di Nera Montoro in provincia di Terni, la sua produzione. Questa realtà – ha detto la presidente Catiuscia Marini – ci dice che, pur essendoci dei limiti, il territorio ha grandi possibilità anche per la presenza di aziende che possono essere competitive e leader a livello mondiale, siamo orgogliosi che una grande multinazionale abbia scelto di fare un grande investimento in Umbria».
