Regioni: «Umbria con Toscana e Marche»

Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ipotizza un summit a breve per discutere con Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli

Condividi questo articolo su

Un incontro con Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli, presidenti delle Regioni Umbria e Marche, per discutere dell’ipotesi della creazione di una macroregione. L’ipotesi è stata annunciata da Enrico Rossi, governatore della Toscana, durante un collegamento con la trasmissione televisiva Agorà.

Il tête-à-tête L’ipotesi è ovviamente ‘di scuola’ e l’incontro non è ancora stato programmato. Tuttavia Rossi vorrebbe vedere a breve gli altri presidenti di Regione per parlare della possibilità di mettere a confronto le rispettive idee ed esigenze.

La lettera Il tema, il governatore della Toscana lo aveva anticipato con una lunga lettere al Corriere Fiorentino, nella quale Rossi chiedeva se «è lecito parlare di un’Italia di Mezzo? Toscana, Umbria e Marche possono formare una macroregione? La storia in questo ci dà una mano. Questa regione esiste già in nuce nella storia d’Italia, da molti secoli prima dell’unità e del regionalismo». Per poi citare Giotto, «migrante dal Mugello ad Assisi sulle orme di San Francesco», Piero della Francesca, «umanista errante per antonomasia, da San Sepolcro ad Arezzo, Perugia, Urbino, Loreto e Ancona», e Raffaello «attratto a Firenze dai modelli di Masaccio, Donatello, Leonardo e Michelangelo», senza trascurare pensatori politici come Machiavelli e Baldassare Castiglione. «Terra mediterranea e frontaliera, separata dall’appennino – argomentava Rossi – ma in cerca del Nuovo Mondo col fiorentino Amerigo Vespucci e alla scoperta della Cina col gesuita Matteo Ricci da Macerata».

La politica Il presidente della Regione Toscana, poi, parlava di «un tratto comune cui si lega anche la prevalenza politica della sinistra socialcomunista, più forte in Toscana e in Umbria, meno nelle Marche» e di «una cultura politica condivisa che ha governato le amministrazioni locali e le regioni dell’Italia di Mezzo attraverso uno straordinario collante di interessi pragmatici e valori e ideali. Sviluppo sano, diffuso e solidale. Buona qualità dei servizi. Un’Italia di Mezzo non solo geografica, ma anche della redistribuzione».

 

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli