San Gemini, il sindaco: «Scuole sono agibili»

Terni, i genitori hanno chiesto a gran voce certezze sulle condizioni di sicurezza degli istituti. Leonardo Grimani li tranquillizza

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Leonardo Grimani, sindaco di San Gemini

Leonardo Grimani, sindaco di San Gemini

«Rispetto le posizioni dei genitori ma confermo che le scuole sono agibili e che ci sono le condizioni per riprendere le attività quanto prima». Il sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, intervenendo sulla questione riguardante la sicurezza degli edifici scolastici – oggetto di un incontro con i genitori degli studenti preoccupati per gli eventuali effetti del sisma – ribadisce le proprie posizioni: «Invito tutti alla massima tranquillità, le nostre scuole non hanno subito danni o lesioni a seguito delle scosse di agosto e ottobre, come certificato dall’ufficio tecnico comunale. Siamo solo in attesa dell’attestazione della Curia per l’agibilità della chiesa di San Francesco adiacente alla scuola media. Successivamente, con l’arrivo dell’aggiornamento dei piani di evacuazione, riapriremo senza alcun dubbio».

La protesta sotto il Comune

La protesta sotto il Comune

Le polemiche Il timore, visto anche e soprattutto il periodo, c’è. Perché la scuola media Alessandro Volta di San Gemini, in piazza San Francesco, è ospitata all’interno di un ex monastero del ‘200, accanto all’antica chiesa e al campanile a vela. Insomma, dopo le scosse di questi giorni, non il migliore contesto per sentirsi sicuri. A maggior ragione se la struttura – che non avrebbe subìto danni dalle scosse degli ultimi due mesi, anche se ad oggi non ci sono stati sopralluoghi in grado di certificarlo con certezza – non può dirsi ‘antisismica’ e, anzi, diversi sono gli aspetti autorizzativi che non convincono le decine di genitori che giovedì pomeriggio, sotto la sede del Comune, hanno manifestato per chiedere al sindaco Leonardo Grimani di attivarsi e dare risposte precise sulla situazione dell’edificio.

SCUOLE A RISCHIO A SAN GEMINI: «SIAMO PREOCCUPATI» – VIDEO

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La scuola ‘Volta’

Gli impegni Partendo dalla fine, l’impegno preso dal primo cittadino – con la scuola chiusa almeno fino a sabato a seguito dell’ordinanza della Regione – è di far svolgere a strettissimo giro sopralluoghi sui punti di evacuazione dell’istituto, ma anche sul campanile del convento. In quest’ultimo caso il compito spetta alla Curia e il tempo stringe. Senza questi due passaggi, i giovani alunni della ‘Volta’ potrebbero non riprendere le lezioni, lunedì, al suono della campanella.

Le ‘carte’ Sull’argomento scuole, a San Gemini, la tensione è palpabile. I genitori lamentano di aver chiesto a più riprese (sin da giorni successivi la prima scossa del 24 agosto) carte e documenti sullo stato delle strutture cittadine – la scuola media ma anche l’elementare ‘Sabin’ di via Garibaldi – senza tuttavia ricevere risposte dalla struttura comunale. Poca chiarezza, al di là di alcuni aspetti comunque non secondari e tutt’altro che rassicuranti: l’ultima verifica di vulnerabilità sismica sulla scuola media risale al 2006, mentre per elementare e materna è del 2003.

Il sopralluogo Temi che, insieme a quello dei fondi mai arrivati per costruire nuovi plessi a San Gemini e alla localizzazione dei futuri istituti, potrebbero essere discussi in una seduta del consiglio comunale ‘aperta’ ai contributi dei cittadini. La richiesta è stata inoltrata al sindaco che a breve dovrebbe convocare l’assemblea con un ordine del giorno ‘dedicato’. Qualche elemento positivo arriva invece dal sopralluogo che l’ingegner Paolo Angeletti dovrebbe condurre a partire dal prossimo 8 novembre sulla scuola ‘Volta’ per individuare carenze e soluzioni. Insomma, con il passare dei giorni è atteso qualche elemento in più di chiarezza. Intanto il destino degli studenti – a vuoto la richiesta di uno spostamento temporaneo delle attività didattiche in un’altra struttura – è legato per ora ai sopralluoghi promessi ed alle rassicurazioni fornite dall’amministrazione comunale: per stare un po’ più sereni, in questa fase, servirebbe ben altro.

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