Terremoto, Marini: «Scuole tutte chiuse»

Alcuni Comuni avevano deciso la riapertura fin da giovedì, ma la Regione stoppa tutti: si torna in classe, se mai, lunedì

Condividi questo articolo su

Il vertice

Il vertice

Le scuole in Umbria, al momento, non possono riaprire. In considerazione degli eventi sismici la presidente della Regione Catiuscia Marini, ha infatti disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, di tutto il territorio regionale, fino a sabato 5 novembre compreso.

La riunione

La riunione

«Valutare singoli plessi» La comunicazione arriva dall’assessore regionale Antonio Bartolini, a margine dell’incontro con i sindaci, i presidenti delle Province e i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, di mercoledì pomeriggio nella sede del Centro regionale di Protezione Civile di Foligno. «La decisione – spiega l’assessore – è stata presa per consentire alle amministrazioni competenti il completamento delle attività di verifica necessarie alla riapertura dei singoli plessi scolastici. I sindaci sono invitati a valutare la riapertura delle scuole a partire dal giorno 7 novembre, dandone comunicazione alla Regione e all’Ufficio scolastico».

Leopoldo Di Girolamo

Leopoldo Di Girolamo

A Terni il sindaco Leopoldo Di Girolamo, nella mattinata di mercoledì, aveva firmato un’ordinanza con la quale si annullavano i precedenti provvedimenti post sisma di domenica: «Ci siamo rimessi – le parole dell’assessore alla scuola, Tiziana De Angelis – con molta trasparenza alle decisioni e al lavoro dei tecnici deputati ai controlli, gli unici che possano dirci in maniera chiara se ci sono le condizioni per la riapertura». Ma alla luce della decisione della Regione, anche le scuole di Terni di ogni ordine e grado saranno chiuse per quanto riguarda l’attività didattica fino al 5 novembre compreso. Il Comune di Terni «ribadisce di aver completato all’indomani dell’evento sismico di domenica scorsa la verifica degli edifici scolastici comunali che sono risultati tutti agibili ad eccezione della palestra della scuola Oberdan».

Il sindaco di Lugnano Gianluca Filiberti

Il sindaco di Lugnano Gianluca Filiberti

A Lugnano in Teverina il sindaco Gianluca Filiberti aveva sottolineato che «dai sopralluoghi effettuati non si sono verificate sulle strutture ne lesioni e ne cedimenti in prossimità di solai e architravi; la scuola primaria è stata recentemente oggetto di lavori di miglioramento sismico (anno 2015), mentre la scuola secondaria di primo grado è nuova e di recente costruzione in base alle vigenti normative antisismiche (anno 2014). Da giovedì scuole riaperte e lezioni regolari». Ma la decisione presa dalla Regione è un altra.

Federico Gori, sindaco di Montechio

Federico Gori, sindaco di Montecchio

Chiuse a Montecchio Federico Gori, primo cittadino di Montecchio, aveva dato un messaggio diverso: «Visto il protrarsi dello sciame sismico e considerata la necessità dell’ufficio tecnico di svolgere indagini approfondite presso gli edifici scolastici, si comunica che le scuole di ogni ordine e grado del comune rimarranno chiuse fino a domenica sei novembre».

Gualdo e Bastia Identico provvedimento era stato adottato a Gualdo Tadino e Bastia Umbra dai sindaci Massimiliano Presciutti e Stefano Ansideri, per consentire il completo monitoraggio di tutte le strutture.

scuola-gabelletta-scuole-elementari

La scuola di Gabelletta

Terni, flash mob Dopo aver raccolto 250 firme in una petizione, il comitato del quartiere ternano fa sapere di ritenere che «il sopralluogo volto a valutare la presenza di lesioni all’edificio non garantisca né che la scuola sia antisismica, né che possa sostenere altre scosse ed ora si presenta un reale rischio da stress sismico. Per cui é stato organizzato per giovedì mattina un flash mob davanti alla scuola volto a sensibilizzare l’amministrazione comunale rispetto alle richieste ormai inderogabili in merito alla sicurezza dei bambini della scuola primaria».

I bambini non vanno a scuola Giovedì mattina genitori e bambini avrebbero atteso davanti alla scuola il suono della campanella e poi sarebbero rimasti fermi per un minuto, per poi tornare a casa: «È ora di fermarsi perché la situazione é grave e dobbiamo avere dall’Amministrazione urgenti risposte: il certificato di valutazione della vulnerabilità sismica per essere certi che questo edificio non diventi una trappola senza via d’uscita per i nostri figli; nell’attesa di questo documento ci dovrà essere il confronto con i genitori per cercare immediatamente una sede temporanea che sia antisismica; riavviare il percorso interrotto nel 2008 per il nuovo plesso scolastico. Per noi genitori la scelta di non far entrare i bambini a scuola é molto difficile ed è motivata solo dalla forte preoccupazione per la loro incolumità. A questa azione seguirà una presenza di rappresentanti del comitato nel consiglio comunale di lunedì 7 con la richiesta di essere ascoltati dai presidenti dei gruppi comunali per sollecitare il consiglio comunale ad una tempestiva attivazione dell’amministrazione». Se ne riparlerà, se mai, lunedì.

Gabelletta In merito alla situazione della scuola primaria di Gabelletta, il consigliere comunale Francesco Filipponi (Pd) ha presentato un’interrogazione – che verrà discussa nel questione time di lunedì – per verificare l’attuazione della delibera consiliare 232 del 7 giugno scorso che impegna sindaco alla verifica di fattibilità rispetto alla realizzazione del nuovo edificio scolastico previsto dal piano triennale delle opere pubbliche 2016/2018, alla ricerca e accertamento di eventuali manifestazioni di interesse, alla programmazione dei fondi e all’aggiornamento delle priorità rispetto alle necessità dell’edificio esistente della scuola di Gabelletta, tra cui in particolare il consolidamento e la riqualificazione del piano seminterrato.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli