di S.F.
Via la difesa a tre, via Masi, Cason, Palumbo e via quel 3-5-2 sul quale aveva basato tutta la preparazione da quando è arrivato a Terni. La pessima prestazione di Cittadella ha lasciato il segno anche in Benito Carbone e ora la sensazione è che sia giunta l’ora di cambiare, subito: mercoledì sera al ‘Liberati’ si recupera la sfida con il Pisa e nel ‘derby’ calabrese con Gennaro Gattuso il tecnico delle ‘Fere’ è pronto ad affidarsi ad una nuova impostazione tattica. Con tanto di sfogo: «Non sono Mourinho e non ho la bacchetta magica. La squadra troverà presto una sua identità, dovete capire il momento di difficoltà». ‘Rifinitura’ alle 20.30 e convocati: fuori gli indisponibili Della Giovanna, Valjent, Defendi e Dugandžić, ai quali si aggiungono Gava, Tascone e Flavioni.
CARBONE SI SFOGA E CHIEDE PAZIENZA. «IL PISA? PREOCCUPATO, UNA SQUADRA IN SALUTE», VIDEO

L’incipit difensivo: «Non sono Mourinho» Pronti, via e Carbone chiede la parola in conferenza. Il 45enne di Bagnara Calabra vuol ricordare il suo breve ‘curriculum’ rossoverde e precisare alcune questioni: «La squadra a Cittadella non ha giocato male, di più, non c’è dubbio. Ho iniziato il 16 agosto e sono 19 giorni che alleno la Ternana, non ho mai detto di essere Mourinho o Mago Merlino. Ci vuole tempo: abbiamo fatto 23 sedute e zero amichevoli – lui stesso aveva detto di preferire concentrarsi sulle sedute, ndr -, consentitemi di fare statistiche anche a me». Quindi cinque minuti nei quali l’ex Pro Sesto ha sottolineato l’enorme mole di arrivi, gli infortuni, gli indisponibili – Della Giovanna, Defendi, Valjent, Dugandžić, Coppola nella prima settimana -, la cessione di Furlan e il fatto di aver dovuto resettare tutto: «Lavoro 24 ore al giorno per la Ternana e in breve tempo la squadra avrà una sua precisa identità». Non è finita qui.
La protezione Un lungo elenco di problemi – a proposito, e i problemi sul mercato tra metà luglio e agosto? -, fatti e situazioni che hanno frenato Carbone. Bene. Il calabrese specifica in seguito che tuttavia «non sono scusanti, ma è un dato di fatto che io non sia Mourinho e non possa dare alla squadra una mentalità vincente e identità da subito. La mia forza è il lavoro e l’umiltà. Dico questo per proteggere i ragazzi, mi hanno dato il 100% da quando sono arrivato; ma dopo la gara con il Cittadella sembra che siamo retrocessi – in questo caso il riferimento è alla stampa – e non è fattibile, dovete capire il momento di difficoltà. Purtroppo le sensazioni che avevo prima della gara erano ben diverse». E quando gli si chiede se ha avuto contatti diretti con Simone Longarini la risposta è pronta: «Non si preoccupi, certo che ci sono».

Pisa? In salute Per Carbone le vicissitudini negative che hanno coinvolto la società toscana non hanno inciso sulla preparazione di Di Tacchio e compagni. Anzi, il tecnico delle ‘Fere’ ammonisce: «Crediamo che c’è l’asino che vola? Finiamola con questa storia. Il Pisa ha fatto la sostituzione – l’ultima, la prima al 65′, ma poco cambia, ndr – a tre minuti dal termine con il Novara e non sarebbe in forma? Hanno corso tutta la partita e voi credete che abbia fatto cinque allenamenti? Loro si sono allenati bene, non scherziamo, noi non siamo in condizione dopo che ho ‘ammazzato’ i giocatori per giorni. Gattuso ha entusiasmo e stimo molto come persona e tecnico, ma il Pisa si è allenato e non andiamo dietro a queste cose qui. Sono preoccupato perché loro sono in salute: dobbiamo avere lo stesso livello di cattiveria agonistica e aggressività, altrimenti non si può andare avanti».
Cinismo e cambiamenti Carbone non dice con chiarezza che modificherà l’assetto tattico, ma lo fa comunque intuire: «Io considero di lavorare con questa squadra dal 31 in poi a causa degli arrivi. E non stravolgo niente perché se dovessi cambiare modulo, ciò che ho fatto non lo vado a perdere: abbiamo bisogno di fare risultato e devo schierare una formazione che mi consenta di farlo. Devo essere cinico e diretto, non voglio ‘tacchi e punta’. La difesa a quattro? In questo momento mi dà più sicurezze». E sulla sostituzione di Masi in Veneto spiega che «l’ho fatto per tutelarlo, non è una bocciatura». Promossi Coppola e Petriccione: «Tra i migliori sabato sera».

Debutto sloveno «Ha bisogno di giocare per entrare in forma». Così risponde il calabrese sull’eventualità di un utilizzo di Bačinovič: l’ex Palermo è il favorito per giostrare da playmaker, con Coppola e Petriccione ai lati. Davanti possibile debutto anche per Di Livio: «Pronto per questi palcoscenici», il conciso commento di Carbone in merito. Nel 4-3-2-1 il trequartista di scuola Roma è pronto ad affiancare Falletti. Davanti Avenatti: «Vale il discorso che ho fatto per Armin: deve giocare per trovare forma e fiducia». Infine un accenno ad Aoulad, il 25enne belga in prova: «Già via, non era in forma».
In casa toscana Allenamenti autogestiti, rosa ridotta – caselle ‘Over’ completate nelle ultime ore con gli arrivi di Lazzari e Mudingayi -, caos societario e rischio ‘default’ (a rimetterci la Ternana, nel weekend sono arrivate le scuse ai tifosi rossoverdi di Andrea Abodi, presidente della Lnpb) scongiurato per questioni di ore, con l’aiuto della Lega. E nonostante tutto i neroazzurri, con le inevitabili difficoltà fisiche del caso, hanno battuto il Novara all’esordio: ora lo scoglio ‘Fere’, con Gattuso – rientra dalla squalifica, ad Empoli in panchina l’ex Luigi Riccio – a guidare la squadra e Di Tacchio in campo dopo lo stop del giudice sportivo. A loro potrebbe aggiungersi Ujkani, titolare in Finlandia-Kosovo di lunedì sera a Turku, mentre restano out Varela, Gatto e Tabanelli. Più che elastico il 38enne di Corigliano Calabro nelle scelte tattiche: 3-5-2 e 4-3-3 (vittoria nei playoff utilizzando questa soluzione) in primis, ma anche 3-4-3, 4-3-1-2 e 4-4-2 nella sua esperienza neroazzurra. Il centrale difensivo Lisuzzo, il capitano Mannini e Varela i punti di forza. Per il Pisa una sola sconfitta – contro la Pistoiese di Petriccione l’8 maggio, il play di scuola Fiorentina realizzò un assist – nelle ultime 22 gare ufficiali. Dirigerà la sfida – confermata la quaterna ‘originale’ – Antonio Rapuano di Rimini. Sotto con il ‘derby’ calabrese tra Carbone e Gattuso.