Terni, 2 novembre: «Ricordo è valore»

Il vescovo di Terni Narni Amelia, padre Giuseppe Piemontese, ha concelebrato con i sacerdoti della città – lunedì mattina al cimitero citadino – la Messa per la commemorazione di tutti i defunti

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Il vescovo di Terni Narni Amelia, padre Giuseppe Piemontese, ha concelebrato con i sacerdoti della città – lunedì mattina al cimitero citadino – la Messa per la commemorazione di tutti i defunti, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine, delle associazioni combattentistiche e d’arma. Una ricorrenza «che accomuna, nel ricordo dei defunti, non solo i credenti, ma tutte le persone che si sono recate in questi giorni al cimitero. Una tradizione che è segno di un legame di amore, ravvivato nella preghiera e nel ricordo».

LE FOTO DELLA CERIMONIA

Ricordo d’amore «Il ricordo delle persone care non ci lascia mai – ha detto il vescovo nell’omelia – rende più lieve il dolore del distacco. Commemoriamo coloro che abbiamo amato, specie coloro che di recente ci hanno lasciato, in un desiderio di custodire e ravvivare il ricordo e rinnovare la presenza e la relazione di persone familiari ed amici».

I casi Il vescovo ha ricordato coloro che sono morti in questo anno in maniera inaspettata per malattia, disgrazia o violenza, in particolare: Gabriella Zelli Listanti (uccisa il 13 gennaio 2015), David Raggi (ucciso il 13 marzo 2015) e Giulio Moracci  ucciso il 28 aprile 2015), i morti sul lavoro, quelli nell’adempimento del dovere.

I sentimenti «La nostra sensibilità e tradizione, patrimonio della nostra cultura, nei confronti della morte delle persone care si è conservata ed è custodita nella pietas humana – ha aggiunto il presule – simbolo di una ricchezza di sentimenti e di umanità nei confronti di coloro che furono, che ci sono cari anche ora che riposano nel cimitero. Ci viene spontaneo ed è fonte di consolazione sapere che coloro che abbiamo amato e che non sono più nella nostra società terrena, riposano qui. La nostra esperienza di oggi vuole aiutarci ad avere una corretta relazione verso la morte, che è parte della stessa vita. Siamo qui perché sospinti da alcune convinzioni e certezze che rendono meno amaro il pensiero della morte, realtà che nessuno può cancellare. La morte non è il risultato di un gioco tragico e ineluttabile da affrontare con freddezza e cinismo. Per ogni uomo o donna consapevole dei limiti e della ricchezza della propria umanità, qualunque convinzione filosofica o religiosa abbracci, la morte resta il compimento della vocazione e missione di un’esistenza umana, racchiusa nell’arco di pochi o molti anni a beneficio di se stessi e della società».

LE FOTO DELLA CERIMONIA

4 novembre Mercoledì prossimo, invece, in occasione del 4 novembre – giorno dell’unità nazionale e delle forze armate – alle 11, in piazza della Repubblica, si terrà un concerto del corpo bandistico ‘Tullio Langeli’, in collaborazione con l’istituto superiore di studi musicali Giulio Briccialdi: alla quale faranno seguito la deposizione di una corona e un corteo che raggiungerà piazza Briccialdi; dove alle 11,30 si svolgerà la celebrazione della festa dell’unità nazionale, con un omaggio delle autorità civili militari e religiose al monumento ai caduti.

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