Terni, lo schiaffo di Confesercenti

L’associazione sbatte al porta ed esce dal progetto del ‘Centro commerciale naturale’: «Daremo vita ad una nostra iniziativa »

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La cosa è destinata a far rumore. Perché proprio mentre l’iniziativa è in rampa di lancio e si appresta ad essere presentata alla città, uno dei protagonisti – la Confesercenti di Terni – sbatte la porta e se ne va, aprendo di fatto un problema politico di non poco conto. Soprattutto per tutti quelli che – dal Comune di Terni alla Confcommercio, fino a Confartigianato e CNA – sono parte integrante del progetto.

Lo schiaffo È la stessa organizzazione ad annunciarlo in una nota: «Non parteciperemo alla presentazione in programma lunedì e abbiamo ritirato la nostra firma dall’iniziativa in considerazione della strada sbagliata intrapresa, una strada che fa emergere non un centro commerciale naturale per le imprese e per il bene della città, ma un esclusivo interesse associativo».

«Progetto sbagliato» Parole pesanti come macigni quelle messe nero su bianco da Confesercenti che spiega: « Non possiamo condividere un progetto sbagliato sia negli aspetti tecnici che nelle politiche di intervento, comunque da verificare nella loro efficacia anche in corso d’opera. Per rimediare agli errori gestionali di qualcuno – spiegano dall’associazione – abbiamo provato, inutilmente, a richiedere la riunione dei presidenti delle associazioni promotrici, anticipando nel contempo il ritiro della disponibilità ad avviare un percorso d’insieme».

Progetto autonomo Emerge così la volontà, da parte di Confesercenti, di dare vita ad un proprio progetto, «già illustrato nelle linee generali agli associati aderenti al Centro commerciale naturale e che verrà ufficialmente presentato alla stampa ed all’opinione pubblica nei prossimi giorni».

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