Terni, parco Cardeto: apertura con polemica

Sabato pomeriggio allo spalancarsi del cancello i residenti hanno detto: «No, grazie»

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di Francesca Torricelli

Ad aprire lo hanno aperto, ma solo una parte. D’altronde questo già si sapeva. Ma quando sabato pomeriggio, dopo l’ennesimo rinvio, si è aperto il cancello del parco Cardeto, i residenti del quartiere, riuniti in un comitato, hanno detto: «No, grazie. Noi non entriamo».

IL PARCO APERTO TRA LE POLEMICHE: LE FOTO

Terni parco cardeto aperto (2)La polemica E sono rimasti lì, ad osservarlo da fuori. Dalla ringhiera su cui hanno appeso dei cartelli di protesta che recitavano frasi come «Il contentino per il popolino», oppure «La montagna ha partorito il topolino». E alle parole dei responsabili dei lavori che, cercando di convincerli ad entrare, hanno detto: «Cerchiamo di placare un po’ le polemiche, oggi il parco è aperto, facciamolo godere ai bambini», loro hanno risposto: «Questo ce lo chiamate parco? È un pezzetto di terra, un contentino e noi non ce ne facciamo niente».

Terni parco cardeto aperto (8)Parco a pagamento? Ma la rabbia «non è nei vostri confronti – hanno aggiunto i rappresentanti del comitato – noi ce l’abbiamo con l’amministrazione comunale. Voi fate solo il vostro lavoro. Ma una cosa ve la vogliamo chiedere: per favore non fate diventare Cardeto un parco a pagamento». La risposta non è tardata: «Chi ha messo in giro queste voci non sa di cosa parla», ha detto il direttore generale dei lavori. «Il parco è pubblico e non può essere assolutamente a pagamento. È ovvio, però, che noi siamo imprenditori, che abbiamo sostenuto delle spese e, inserendo nel parco delle attività commerciali, avremo la possibilità di farle rientrare».

Terni parco cardeto aperto (7)La politica Insomma, i tempi per la consegna dell’intero parco ancora non si conoscono, ma intanto dopo circa 800 giorni – 270 previsti nel progetto iniziale – i bambini hanno di nuovo la possibilità di giocare nel parco, o almeno in un pezzetto. E quindi, in sella alle loro bici, sabato pomeriggio sono entrati. A loro poco importano le polemiche dei grandi: con due assessori in visita ‘privata’ presi di mira da una candidata alle elezioni regionali che li accusava di cercare facile visibilità.

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