25 aprile, l’Umbria ricorda la liberazione

A Terni e a Perugia le celebrazioni di una data che resta fondamentale nella storia

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«Quella del 25 aprile non è e non può essere solo una data, perché il suo valore simbolico è straordinario. È il ricordo di una fase storica nella quale ci fu un’Italia, quella che è stata definita l’Italia migliore, che seppe scegliere».

IL 25 APRILE A TERNI E PERUGIA – LE FOTO

99 anni, la passione di allora

99 anni, la passione di allora

Le celebrazioni Le parole della presidente della Regione, Catiuscia Marini, hanno risuonato forti e chiare, nella sala consiliare di palazzo Spada, a Terni, nel corso della cerimonia di celebrazione per il settantesimo anniversario della liberazione dal nazi-fascismo. Mentre il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, ha voluto mettere l’accento proprio sulla «passione per la libertà» che animò chi decise di combattere per la libertà.

 

 

 

PARLA LEOPOLDO DI GIROLAMO – IL VIDEO

Perugia

Perugia

Le cerimonie Sia a Terni che a Perugia – con il sindaco Andrea Romizi e l’assessore regionale Carla Casciari – si è voluta una giornata il più possibile sobria: «Il ricordo non ha bisogno di enfatizzazioni particolari – è stato ricordato – ma se mai va alimentato con gesti quotidiani, che non permettano a chi punta su un revisionismo interessato di trovare spazi nei quali inserirsi».

 

 

LA BANDA INTONA ‘BELLA CIAO’ – IL VIDEO

Scelte diverse

Scelte diverse

I giovani Una nota dolente, secondo il presidente dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc), Mario Tosti, «è rappresentata dal numero di giovani che ignorano completamente cosa rappresenti ladata del 25 aprile». E se lo dice lui, che all’università insegna storia, la faccenda è inquietante. Come lo erano, sabato mattina, i negozi – non solo alcuni supermercati – che hanno deciso di alzare le saracinesche. Scelte che si fanno.

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