di S.F.
«Per finanziare la quota parte eccedente le maggiori entrate e le minori spese il direttore generale e l’amministrazione comunale hanno fornito specifico indirizzo di utilizzare il Fondo Sviluppo Terni per 784.332 euro e valutato positivamente l’opportunità di attingere al fondo passività potenziali accantonato a rendiconto 2024 per le specifiche finalità ed esigenze ad esso connesse per 308.208 euro». È uno dei passaggi chiave del documento istruttorio per l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri 2025-2027 del Comune di Terni, pronto ad essere trattato lunedì in consiglio comunale.
IL FONDO SVILUPPO TERNI DA 1,2 MILIONI PER LA RAZIONALIZZAZIONE NEL 2025
Nel corso dei mesi ci sono state diverse richieste considerate «indifferibili e necessarie» dalle varie direzioni. Alcune totalmente finanziate, altre meno. Ciò grazie alle maggiori entrate e le minori spese – sotto gli schemi riepilogativi – verificatisi nel corso della gestione. Poi per la quadratura del cerchio, come detto, palazzo Spada ha usato il Fondo Sviluppo Terni. D’altronde – una banalità ricordarlo – serve che permanga la situazione di equilibrio di bilancio dopo le varie modifiche. Si entra nel dettaglio e le curiosità non mancano.
2024, I FORTI SCOSTAMENTI PER LE SPESE
Le maggiori spese richieste in totale? Poco più di 2 milioni di euro, quelle concordate in conferenza di dirigenti del 25 giugno scorso hanno invece toccato quota 863 mila euro. Per cosa? La cifra più rilevante è per la vigilanza privata (richiesta dal sindaco Bandecchi stesso) e vale a bilancio 131.760 euro. Interamente accordata il 20 giugno, a ridosso della manovra. Poi 90 mila per l’aggio ai concessionari della riscossione dei tributi comunali (Ica, Municipia), 65 mila euro per il pagamento di sinistri in assicurazione, quasi 41 mila euro per l’accantonamento del fondo contenzioso e anche 96 mila euro per il fondo crediti dubbia esigibilità. Curiosità: era stato chiesto un incremento da 393 mila euro per le residenze protette per non autosufficienti, ne è uscito un sì per appena 50 mila euro.
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2025-2027
Ci sono poi le maggiori entrate a controbilanciare in parte. Come ad esempio 143 mila euro in più per le sanzioni amministrative, 50 mila euro per asili privati, 40 mila euro per i diritti all’accesso agli atti, 18 mila euro dalle sale culturali e 15 mila euro dallo stadio ‘Liberati’ per la proroga annuale della concessione. Le minori spese sono due: quasi mezzo milione dal Fondo Sviluppo Terni (stornate per far quadrare la manovra finanziaria) e 25 mila dai premi di assicurazione.
MULTE PER VIOLAZIONI CDS AL TOP NEL 2025: «ANDAMENTE ESTREMAMENTE POSITIVO»
Come detto palazzo Spada è costretto a utilizzare il Fondo Sviluppo Terni (un accantonamento volontario dell’ente) per la manovra. Inizialmente valeva 1,2 milioni di euro e, post assestamento di bilancio, la cifra si è ridotta di un bel po’: al momento vale 275.667 euro. Sì, perché di mezzo ci sono anche i 140 mila euro tolti per le incentivazioni legate al canone unico patrimoniale.
A firmare l’atto è la dirigente alle risorse umane-governo societario Grazia Marcucci dopo il lavoro istruttorio del responsabile del procedimento, il funzionario con elevata qualificazione Andrea Giuseppe Stentella. La relazione tecnica coinvolge anche Gian Michele Passeri, Marco Gatti, Sharon Costantini e Irma Taliani.
