«I cittadini ternani ormai hanno imparato a conoscerli bene. Si tratta dei cinque agenti della polizia Locale, assunti già da vari mesi dal Comune, che espletano il servizio ancora in borghese e con l’ausilio delle pettorine, perché non hanno ancora ricevuto le divise». È il motivo che spinge il Csa Ral a rialzare la voce a Terni.
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Il Csa Ral ricorda che «da tempo sollecitiamo il Comune per le divise, lavoriamo per i cittadini e chiediamo rispetto per i lavoratori. Un quadro incomprensibile, visto che ogni agente è obbligato per legge a indossare una divisa. Una situazione che non poteva più essere tollerata, e sulla quale il nostro sindacato Csa Ral Terni da tempo sta incalzando amministrazione e comando, perché la dotazione è fondamentale responsabilità del datore di lavoro».
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Ci sono anche ulteriori aspetti presi in considerazione: «Spesso sulla stampa il lavoro degli agenti viene preso di mira, quasi a voler mettere il cittadino contro l’agente o viceversa. In particolare, facendo passare il messaggio fuorviante che gli agenti sono incentivati a fare multe per potersi permettere le nuove divise. Niente di più lontano dalla verità, e su questo vogliamo essere chiari: non accettiamo – conclude il Csa Ral – strumentalizzazioni da parte di nessuno. Inoltre, lasciateci lavorare, sempre a difesa dei cittadini più fragili. Chi non rispetta le regole del vivere civile se ne infischia dei cittadini onesti ed è su questo che la nostra attività si concentra, non a fare le multe per rifarci il look. Chiediamo tanto all’amministrazione, sindaco in testa, quanto alla comandante, una forte azione di tutela dell’immagine e dell’onorabilità di un settore tra i più importanti dell’Ente, che riscuote la stima delle altre forze di polizia, con le quali attivamente collabora per la repressione dei reati, con meno mezzi e meno tutele di legge».
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