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Home » Terni, utenze deboli: pronti 150 mila euro

Terni, utenze deboli: pronti 150 mila euro

di Francesca Torricelli
13 Novembre 2015
in Altre notizie, Attualità, Economia
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
La conferenza stampa (Foto A.Mirimao)

La conferenza stampa (Foto A.Mirimao)

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Sono 1200 le famiglie ammesse ad usufruire dei 150 mila euro previsti dal ‘Fondo utenze deboli’ (Fud) di Ati4 Umbria e Sii, in collaborazione con la consulta dei consumatori. I dati di questa terza edizione del Fud sono stati forniti venerdì mattina da Ati4 Umbria e Sii in una conferenza stampa nella sede Ati di Terni alla presenza del presidente Sii Stefano Puliti, del direttore Ati 4 Umbria Roberto Spinsanti, del responsabile del front office Sii Pietro Pacelli, del segretario della consulta dei consumatori Isoliero Cassetti, di Fausto Mazzeschi e Franco Todaro di Federconsumatori e di Alessia Antonelli di Adoc.

Le domande Oltre il 73% degli aventi diritto risiedono nel territorio della ‘conca ternana’, il 14% nel narnese-amerino e il 12% nell’orvietano. Lo stanziamento medio per ogni famiglia si aggira intorno ai 120 euro annui, ma ci sono punte anche di 450 euro, a seconda dell’ammontare dell’Isee. Solo circa 180 su 1430 le domande escluse perché non rientranti nei criteri previsti dal bando, mentre 45 sono gli aventi diritto che non è stato possibile coprire per esaurimento delle risorse.

La crisi «Anche quest’anno – ha detto il presidente Puliti – i positivi risultati del ‘Fondo utenze deboli’ confermano che la crisi non è ancora passata. E’ vero che c’è stato un calo di circa 300 domande rispetto all’anno scorso, ma questo non è dipeso da un aumento del benessere o da inefficienze del bando, piuttosto dal nuovo sistema di calcolo Isee che ha rivisto i parametri per calcolare i redditi degli eventuali aventi diritto. Quello di Ati4 Umbria, Sii e associazioni dei consumatori, è stato un lavoro duro e difficile, ma anche ricco di soddisfazioni per essere riusciti a dare un aiuto concreto alle famiglie. Sappiamo che il Fud non è la panacea di tutti i problemi, ma sappiamo altrettanto bene che siamo i primi in Umbria a metterlo in atto ormai con successo da tre anni e siamo tra i pochissimi a farlo in Italia. E’ un ulteriore strumento per venire incontro alle famiglie e un’ulteriore dimostrazione che Ati4, Sii e associazioni dei consumatori, pongono continua attenzione agli aspetti sociali del servizio».

Il futuro Puliti e Spinsanti hanno ribadito la volontà di confermare il Fud anche per l’anno prossimo: «Sicuramente con le stesse risorse, poi vedremo se poterle aumentare con la collaborazione della Regione». Puliti ha poi sottolineato i possibili futuri scenari nazionali con l’avvento della tariffa unica acqua, luce, gas: «L’orientamento è quello di prevedere sgravi, ipoteticamente anche fino al 20%, per gli utenti a basso reddito. Se così sarà, vedremo come riconfermare il Fud e come modularlo».

Consulta con Asm Cassetti, a nome della consulta, ha giudicato molto positivamente il Fud, «frutto della proficua collaborazione con Sii e Ati4 Umbria che ha l’unico obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà. Noi stiamo lavorando anche per diffondere sul territorio le innovazioni tecniche e tecnologiche introdotte recentemente dalla Sii, in particolare con il front office on line». Cassetti ha concluso auspicando la possibilità di «creare anche una consulta con Asm sui rifiuti, ricalcando il modello fatto per il servizio idrico».

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