A prima vista sembravano scontrini normali, con tanto di dettaglio delle voci – dai coperti alle singole portate – e rispettivi importi. In realtà in calce, poco visibile ad occhio nudo, una piccola scritta recitava: ‘Annullato’. Questo il sistema escogitato da un ristoratore cinese, smascherato e denunciato dalla Guardia di finanza di Foligno.
Duplice inganno quello realizzato dal ristoratore: verso il cliente di turno, convinto di avere in mano un documento regolare, e nei confronti dell’erario a cui sarebbero stati occultati circa 400 mila euro di incassi. Il sistema era basato sulla possibilità , da parte dell’esercente, di correggere eventuali errori durante la compilazione degli scontrini. La procedura consente infatti di annullarli ed emetterne di nuovi. Solo che il ristoratore, questo secondo passaggio, se l’era proprio ‘dimenticato’.