di M.Lilla
Più si avvicinano i giorni delle scadenze e più sarà difficile trovare una soluzione per il Comune di Perugia e i suoi precari in scadenza, tutta colpa del ritardo in alcuni pagamenti che nel 2016 potrebbe interdire da assunzioni di ogni genere in Comune.
L’opposizione attacca Dai consiglieri di minoranza le idee sembrano chiare e lunedì hanno chiesto che per la prima volta nella storia della città si attivasse la Commissione Controllo e Garanzia per acquisire tutta la documentazione relativa ai ritardi dei pagamenti, anticipazioni di cassa, blocco delle assunzioni e licenziamento dei precari, pr poi verificare la regolarità degli atti riguardanti questa preoccupante situazione.
La giunta risponde Secondo Palazzo dei Priori la questioen nasce non tanto dai ritardi dell’amministrazione Romizi ma «è stata inasprita la norma. I nuovi parametri della legge nazionale voluta dal governo Renzi, sono infatti diventati più stringenti per le Amministrazioni comunali (60 anziché 90 giorni) e prevedono che nel caso in cui si vada oltre, non si possa provvedere a nuove assunzioni. Fin qu sembra tutto chiaro ma è la stessa giunta Romizi poi ha specificare che però il comune di Perugia si è tenuto nei 90 giorni previsti da vecchia legge ma non ha saputo rispettare i nuovi limiti mettendo però in moto tutte le azioni possibili per risolvere la questione. L’errore quindi esiste ma per il governo cittadino è l’opposizione che strumentalizza la questione non analizzando correttamente il problema.