L’invito a fare presto era rivolto «alla nostra amministrazione comunale – aveva scritto martedì mattina Forza Italia di Terni – che, per l’ennesima volta, si sta rivelando incapace di poter sanare situazioni critiche per giunta create direttamente da palazzo Spada». Ed era riferito al nuovo mercaco coperto di largo Manni.
Le polemiche Dove, scriveva Forza Italia, «si registrano le sacrosante lamentele degli operatori di largo Manni. Seppur con differenti sfumature, il messaggio è univoco: l’amministrazione comunale è manchevole di numerose promesse fatte durante il trasloco che liberò la struttura di vetro e acciaio di piazza del Mercato (stabile, per giunta, che meriterebbe un comunicato a parte per snocciolare i numerosi errori sui quali i governanti locali sono incappati). La nuova sede del mercato coperto si sta, pian piano, svuotando di attività, sogni e speranze, come se volesse assurgere ad emblema della crisi economica sempre più profonda dove Terni è vittima ed i carnefici sono molti».
Il dibattito I motivi dello svuotamento del mercato, attaccava Forza Italia, «sono frutto di tutta una serie di errori legati alla pianificazione, al marketing, all’assoluta mancanza di manutenzione degli spazi attigui al mercato e non solo. Insomma, nulla di nuovo conoscendo le capacità d’intervento che contraddistinguono quelli di piazza Ridolfi. A tale agonia del ‘cubo arancione’ l’assessore deputato al commercio vuole rispondere dando la possibilità di incrementare al suo interno la gamma merceologica, oltre alla facoltà di accorpare più box. Ora, a parte il fatto che in queste condizioni non vi sarà nessuno sano di mente disposto ad investire per avviare una nuova impresa, ecco: a parte questo, vorremmo una seria presa di coscienza sulle vere criticità (sopra menzionate) del mercato coperto in modo da programmare una strategia, questa si, realmente risolutiva di un problema che da tanto, troppo, tempo si stra trascinando nella nostra città».
L’assessore «Per quello che mi riguarda – replica l’assessore al Commercio Daniela Tedeschi – il lavoro concluso martedì pomeriggio con la terza commissione del consiglio comunale è stato proficuo. La proposta avanzata dalla giunta comunale sulle modifiche al regolamento del Mercato Comune ha trovato un sostanziale accoglimento e anzi è stata arricchita dai contributi arrivati dai consiglieri comunali e per questo li ringrazio. Le principali novità riguardano la possibilità di accorpare due box confinanti per meglio rispondere alle esigenze di spazio di alcuni operatori; di ospitare attività artigianali alimentari tipo gelateria, pasticceria, pizza al taglio, pasta fresca, preparazione di piatti pronti, di succhi di frutta e di ortaggi; di prevedere, in presenza di box liberi, anche l’insediamento di artigianato tradizionale non alimentare; la possibilità nelle ore pomeridiane, negli spazi finora occupati solo la mattina dai coltivatori diretti, di ospitare ulteriori attività di vendita legate all’artigianato».
Il bando Si tratta, insiste Tedeschi, «di modifiche che, pur mantenendo l’irrinunciabile vocazione agroalimentare della struttura, ne aumentano l’offerta merceologica, la specializzazione e l’attrattività generale. Appena il consiglio comunale avrà votato la proposta della giunta e della commissione consiliare, l’assessorato al commercio provvederà a pubblicare il bando per l’affidamento dei box attualmente liberi, in base ai nuovi criteri. Come amministrazione comunale continuiamo ad impegnarci affinché il mercato coperto sia un punto di riferimento per il commercio cittadino legato all’agroalimentare. Ribadisco la mia disponibilità all’ascolto di eventuali proposte provenienti dagli operatori del Mercato Comune volte a potenziare il ruolo della struttura e a migliorarne la fruizione in un approccio costruttivo e collaborativo. L’amministrazione comunale continua a credere nel futuro di questa struttura di recente realizzazione, con l’auspicio che questa convinzione sia propria anche di chi quotidianamente vi opera, dando un contributo essenziale alle sorti del mercato coperto cittadino».
