di M.L.
Più che una banda un sodalizio, dettato dalla sfrontatezza e dall’incoscenza di un’età che non può essere considerata un’attenuante. I due, 16 e 17 anni, ne avevano scassinati una dozzina di garage prima di essere acciuffati dalla polizia nella notte tra il 9 e il 10 aprile.
I fatti Alle 2.30 arriva una chiamata al 113 che segnala una serie di furti commessi nei garage di un condominio di Collestrada; svegliato dai rumori, un condomino riferisce che i banditi erano appena fuggiti, probabilmente allarmati dal suo arrivo. Mentre alcune volanti cinturavano l’intera area, una arrivata sul posto constatava l’apertura di dodici garage a cui erano stati divelti i lucchetti. Poco distante, un’altra Volante notate le luci di un furgone in transito su una strada sterrata, gli agenti sbarrano la strada e con l’altoparlante intimano l’alt. L’autista rallenta e si ferma, poi con una mossa repentina ingrana la marcia e tenta di fuggire tentando di forzare il posto di blocco.
LA REFURTIVA RECUPERATA – LE FOTO
Spari in aria Forzato il blocco il capo equipaggio è costretto a sparare in aria, a scopo intimidatorio, tre volte fino a che il furgone non arresta la sua corsa. I due occupanti, sotto la minaccia delle armi, vengono fatti scendere dal furgone. Appena gli agenti tentano di ammanettarli, i due oppongono una strenua resistenza fisica ed ingaggiano una colluttazione fino a che, all’arrivo sul posto degli altri equipaggi allarmati dagli spari, non vengono immobilizzati.
Refurtiva I poliziotti, messi in sicurezza i due fermati, iniziano la perquisizione del furgone che risulta appena rubato ad uno dei proprietari dei garage e all’interno trovano parecchia refurtiva appena rubata. Gli agenti intuiscono che nei pressi del condominio era stata lasciata la vettura, anch’essa rubata, utilizzata dalla banda per raggiungere il luogo del furto; veniva recuperata una Fiat Punto rubata qualche giorno fa a San Martino in Campo. I poliziotti intuiscono che i due ladri si stavano dirigendo verso un deposito, che doveva essere poco distante, dove veniva custodita la refurtiva. Le ricerche portano a Ponte Felcino in una rimessa agricola, dove venivano rinvenuti attrezzi da lavoro professionali di ingente valore economico. Per tutta la giornata gli agenti effettuano sequestri di refurtiva e riconsegne ai legittimi proprietari che, increduli, si portano in Questura per riottenere quanto sottratto ingiustamente dalla banda. In poche ore già una ventina di restituzioni di refurtiva per un valore superiore alle 50mila euro viene restituita, il valore totale della refurtiva recuperata si aggira intorno ai 100mila euro.
Minori Ma la vera sorpresa della nottata per i poliziotti è stata l’identità dei fermati: un sedicenne, quello alla guida, ed un diciassettenne il suo socio. Gli investigatori si recano quindi alla abitazione del diciassettenne, di origine straniera ma da tempo residente a Perugia, poco distante, ove, in una soffitta in uso esclusivo del minore, sono custoditi i pezzi più pregiati della collezione: una cinquantina di orologi, pc, tablet, cellulari, attrezzature sportive e oggettistica di qualità . In un garage numerosi utensili quali motoseghe, decespugliatori, vasellame e valigeria. La perquisizione nell’abitazione del sedicenne dava esito negativo. I due vengono condotti in Questura per gli atti di rito e per il prosieguo della attività investigativa, coordinata fin dall’inizio dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dott. Monteleone.