
Era il 6 dicembre, quando la Protezione civile aveva parlato chiaro: «Fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici – diceva la circolare – dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute. Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo; residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST; residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto; residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse”».

Via dagli alberghi Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, aveva chiarito la Protezione civile, «a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità. Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate».
L’ELENCO DELLE CASE INAGIBILI A NORCIA
Nessuna novità Se non interverranno variazioni – e al momento non risultano novità al riguardo, nonostante il brusco crollo delle temperature, l’arrivo della neve e del gelo – il conto alla rovescia è iniziato e i cinque giorni stanno già per diventare quattro».