Circa mille e 300 sopralluoghi, 81 mila metri cubi di acqua regolarizzati e circa 250 mila euro di fatturato riemerso. Sono i dati dell’attività di contrasto all’abusivismo, resi noti dalla Sii per quanto riguarda il 2014. Nell’anno appena trascorso è proseguita, infatti, l’azione antiabusivismo che ha permesso di recuperare in media oltre mille e 400 euro a utenza, regolarizzandone 171.
Le risorse recuperate nel 2014 si vanno ad aggiungere a quelle già incamerate nel biennio 2011-2013, che si erano attestate su 1 milione di euro, consentendo alla Sii di avere a disposizione nuove risorse per investire nel miglioramento dei sistemi. «Grazie alla pressante e continua azione della Sii, negli ultimi tre anni, – dice il presidente Stefano Puliti – si è riusciti ad ottenere risultati molto importanti su un fenomeno che ultimamente si è modificato rispetto al passato e richiede quindi ulteriori tipologie di intervento».
L’obiettivo di Sii «Continuiamo a perseguire l’obiettivo di far pagare tutti e far pagare meno», aggiunge il direttore generale Paolo Rueca. «L’obiettivo della Sii non è quello di fare i gendarmi e penalizzare il cittadino, ma è invece quello di migliorare sempre più il sistema e di consentire a tutti di godere di un diritto fondamentale come quello dell’accesso all’acqua nel rispetto reciproco fra cittadini e fra questi e la Sii».
Il distacco dell’utenza Per venire incontro ad eventuali situazioni di necessità, la Sii offre inoltre la possibilità a chi non risulta ancora in regola e si autodenuncia, di poterlo fare contattando gli uffici e studiando ogni singola situazione. «Il distacco dell’utenza – concludono – non è automatico, ma arriva al termine di una lunga serie di iniziative attraverso gli strumenti a disposizione. Solo alla fine, davanti a circostanze conclamate e reiterate di abusivismo, si è costretti ad intervenire in altro modo».