Gioia e grida. Sudore, sangue e lacrime. Come ogni anno. Ma stavolta la Quintana di Foligno 2017, nella Giostra della Sfida di giugno, ha riservato più lacrime del previsto. Non solo pianti di felicità per il rione che vince. Non solo pianti di sconforto per chi perde. Stavolta c’è spazio anche per un pianto di dolore. E per la morte.

Dolore per Wind of Passion Un dolore che avvolge tutto il Campo de li Giochi in pochi secondi, quando Wind of Passion, il destriero del rione Giotti, dopo una splendida prima tornata, nella seconda prova della giostra rompe all’ingresso di una curva per la rottura del nodello dell’anteriore destro e cade rovinosamente. A montarlo Massimo Gubbini, folignate di 33 anni, cavaliere esperto (ha vinto 6 volte a Foligno, 4 ad Ascoli) che per fortuna nella caduta riporta solo un problema al metacarpo della mano. Ma lo sconforto, le lacrime, la rabbia sono per il cavallo, che fin dai primi istanti sembra aver avuto la peggio.
IL DRAMMATICO INCIDENTE – IL VIDEO

Interrotta la diretta Wind of Passion prova a rialzarsi, ma il dolore è troppo forte, scalcia, si imbizzarrisce, poi ricade al suolo. Sono momenti concitati. Arrivano gli addetti al campo, poi vengono portati dei teli per evitare di mostrare scene cruente al pubblico e, al tempo stesso, provare a tranquillizzare l’animale. Dopo qualche minuto di sospensione emotiva, lo stadio fa partire un applauso, ma è peggio: il cavallo si innervosisce ulteriormente, tanto che lo speaker é costretto a diramare un annuncio chiedendo massimo silenzio. Si sentono solo i bambini che piangono. La diretta streaming dell’evento viene interrotta, creando polemiche fra i tanti folignati che erano collegati da lontano per seguire l’evento live.

Le cure a Perugia A fatica, Wind of Passion viene sedato e caricato sull’ambulanza veterinaria. Nella notte è stato accolto dalla Clinica veterinaria ospedaliera dell’Università di Perugia, dove l’arto infortunato è stato stabilizzato e l’animale messo a riposto. I medici non si sbilanciano, ma la prassi in questi casi è nota e nello stadio di Foligno lo hanno capito tutti: in caso di lesioni gravi, l’animale non potrà sopravvivere. La conferma è arrivata nella mattinata di domenica: Wind of Passion è morto. Non è chiaro (e probabilmente non lo sapremo mai) se sia stato necessario abbatterlo o se la morte sia sopraggiunta naturalmente. Ma cambia poco. L’eutanasia (effettuata dopo opportuna sedazione) in questi casi viene considerata un gesto di umanità verso animali che, visto il peso, non potrebbero più reggersi sulle zampe dopo una frattura scomposta.

Decesso in mattinata «Il cavallo – spiega domenica mattina il professor Marco Pepe del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia – durante la manifestazione di ieri ha riportato una lesione all’apparato di sospensione del nodello degli arti anteriori. Ricoverato in clinica è stato prontamente applicato un bendaggio rigido in anestesia generale ed approntata una terapia di sostegno per stabilizzare il paziente per poter procedere con un eventuale intervento chirurgico. Questa mattina intorno alle ore 7.15 il paziente è purtroppo deceduto in seguito ad un arresto cardiaco». Si stava provando a salvarlo, quindi.
Quintana in lutto: «Fatalità» «Una terribile fatalità – ha commentato il Presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli – che ha gettato nello sconforto tutto il Popolo della Quintana. Era da tanti anni che non si verificava un incidente del genere durante la gara. L’attenzione dell’Ente sul versante della tutela del cavallo è massima e si concretizza nei regolamenti rigorosi, nei controlli antidoping serrati e nella continua ricerca delle migliori tecnologie per tutelare al meglio i nostri cavalli che, quando entrano in pista, sono nelle migliori condizioni per gareggiare. Il problema non è del Rione Giotti ma di tutti noi. Non bisogna aggiungere altro; la Quintana è in lutto». Ricordiamo che, per consuetudine, in caso di infortuni è l’ente Giostra della Quintana a farsi carico del cavallo.

Animalisti: «Incidenti troppo frequenti» Per Sauro Presenzini, del Wwf Umbria, non si tratta però di una fatalità ma di incidenti che vanno messi in conto e capitano troppo spesso: «Quando si parla delle numerose morti di cavalli, sia durante la giostra che durante le prove, troppo frettolosamente, e per sgravarsi la coscienza in pubblico, questi fatti (a volte sottaciuti) vengono etichettati e catalogati come tragica fatalità, invece non è così». Pur ammettendo che alla Giostra di Foligno sono stati fatti molti passi in avanti (ad esempio nei controlli antidoping), Presenzini – che si definisce ‘quintanaro doc’ – punta il dito contro il nuovo campo di gara, più sicuro ma anche più veloce, che spinge ad innalzare sempre più le prestazioni: «Occorre cambiare le regole dando meno importanza ai tempi». Anche Aidaa prende posizione: «Appare evidente – dice il presidente Lorenzo Croce – che ci siano situazioni che meritano non solo un approfondimento ma soprattutto uno stop immediato. Serve un tavolo per nuove regole di sicurezza nelle competizioni e che quelli a rischio vengano bloccate subito per decreto».
MORLUPO: GIRO PERFETTO E TRIPUDIO DI FESTA – VIDEO

Morlupo dopo 13 anni Dopo l’incidente qualcuno ha abbandonato lo stadio, soprattutto famiglie con bambini piccoli. C’è stato un momento di sconforto ma la gara dopo una lunga pausa é andata avanti. Fuori dai giochi l’avversario principale, con cui stava conducendo un bellissimo testa a testa, la Giostra viene vinta dopo 13 anni dal Rione Morlupo, grazie al ‘baldo’ Lorenzo Paci, 39 anni, anche lui esperto cavaliere folignate (è stato il più giovane a vincere una Giostra, a 15 anni) e grazie al velocissimo destriero Lanunio, che al primo giro ha battuto il record della pista, poi ulteriormente rintuzzato nei giri successivi proprio da Wind of Passion.

Dedica per i terremotati Vittoria alla prima partecipazione per il priore Elisabetta Maggi Leoncilli Massi, abbracciata e baciata da tutti dopo l’ultimo giro, cui è seguita un’invasione di campo liberatoria quando ancora la proclamazione ufficiale non era avvenuta: ma bastavano i rilevamenti manuali per capire che Paci e Lanunio avevano ultimato le tre tornate in modo perfetto e col miglior tempo. Bella la dedica del priore ai bambini di Norcia e Cascia.
LA SFILATA INIZIALE – IL VIDEO

Ospiti stranieri Numerosi gli ospiti istituzionali: dal Questore di Perugia Francesco Messina, che ha contribuito a rendere possibile la partecipazione della banda della Polizia a cavallo, che si è esibita fra la prima e la seconda tornata, il Prefetto Raffaele Cannizzaro, l’assessore regionale Fernanda Cecchini, il presidente della Provincia (nonché sindaco di Foligno) Nando Mismetti e numerosi sindaci dei comuni vicini. Presenti anche circa 600 ospiti stranieri, tanto che per la prima volta le proclamazioni dello speaker erano tradotte anche in inglese. Lo stadio era pieno e la manifestazione – definita l’olimpiade delle giostre – è stata pressoché perfetta. Fino alla caduta di Wind of Passion.