Dopo un lungo lavoro di restauro sono state riaperte giovedì pomeriggio le aule storiche di Palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri di Perugia.
Importanti affreschi L’area interessata riguarda le due anticamere d’ingresso al terzo piano, dove è possibile ammirare tele parietali del 1700, e le sale contigue, dove sono raffigurate le 4 stagioni. L’apparato decorativo fu eseguito da Pietro Carattoli insieme a Nicola Giuli. È questa la parte più antica del palazzo, edificato in eleganti forme tardo barocche su disegno di Francesco Bianchi per volontà dei marchesi Antinori.
La famiglia Gallenga Durante la conferenza di presentazione sono stati illustrati gli interventi di restauro operati, accompagnati da una lettura dei cicli pittorici e da un percorso della memoria che ha richiamato due importanti membri della famiglia Gallenga (che donò nel 1926 il palazzo alla città per insediarvi l’Università per Stranieri): Romeo Gallenga e Monia Monaci Gallenga che, per prima, promosse la moda italiana nel mondo marcandone gli elementi caratterizzanti con un collegamento all’arte italiana.
Pregio artistico Il restauro – fortemente voluto dal rettore Giovanni Paciullo – è durato cinque mesi. Si tratta di cinque aule e due sale di passaggio con i suoi affreschi, i lampadari veneziani e le tappezzerie di broccato. Gli interni sono riccamente decorati in gusto rocaille in stucco, grandi valve di conchiglia si aprono agli angoli dell’atrio, impreziosito anche da colonne binate e da due busti di divinità entro ovati. Al secondo piano una decorazione affrescata inizia dalle due anticamere di ingresso arricchite anche da tele parietali datate al 1762, con paesaggi e rovine di incerto autore. Nella prima di cinque sale contigue si sviluppa il tema del Tempo, raffigurato come l’anziano Saturno accompagnato dai suoi tradizionali attributi ovvero la clessidra e l’uroboro (il serpente che si morde la coda).