Sono passati 74 anni – martedì 8 ottobre 1946 – un pellegrinaggio portò in Vaticano la statua della Vergine Maria, benedetta da papa Pio XII, prima di collocarla nel Santuario di Città della Pieve, uno dei primi in Italia ad essere stato intitolato alla Madonna di Fatima, di cui quest’anno ricorre il centenario delle apparizioni. In onore di quell’evento, domenica prossima, si terrà un pellegrinaggio particolare, in treno, a bordo di una vettura storica messa a disposizione da Ferrovie dello Stato, sulla tomba dell’apostolo Pietro: i pellegrini riporteranno in San Pietro, dinanzi a papa Francesco, l’immagine della Beata Vergine.

Il viaggio della statua «Arrivò da noi in treno in pieno conflitto mondiale – dice don Aldo Gattobigio parroco di Città della Pieve – era il 2 ottobre 1943, esattamente 74 anni fa, giorno in cui come oggi la Chiesa celebra la festa liturgica dei Santi Angeli Custodi, per interessamento e devozione dell’allora parroco don Luigi Perriccioli. Per i parrocchiani la Madonna di Fatima fu punto di riferimento per tutte le loro iniziative spirituali, con l’auspico che l’arrivo della sua statua potesse iniziare una nuova epoca di pace e prosperità . Proprio con questo stesso spirito oggi vogliamo proseguire il cammino di comunità viva nella fede, nelle sue opere e nelle sue azioni».
Biglietti esauriti Il treno storico – un locomotore 656 con 4 carrozze a livrea grigia – partirà alle 8 dalla stazione ferroviaria di Chiusi, per arrivare alle 10.38 presso la stazione San Pietro in Vaticano. Fermate intermedie a Fabro, Orvieto, Attigliano Bomarzo e Orte. Dopo aver ascoltato l’Angelus del Santo Padre, i pellegrini prenderanno parte alla celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Bassetti presso Santo Spirito in Sassia, la chiesa romana per eccellenza della Divina Misericordia. Rientro alle 16.30 sempre con treno storico. Non ci sono più posti: esauriti i quasi 600 biglietto a disposizione.
Concerto in Cattedrale L’evento è stato presentato lunedì in Curia. Nel corso della conferenza sono stati invitati i fedeli al convegno «Poveri e ultimi: tesoro vivente della Chiesa» sulla figura di Vincenzo de’ Paoli, uomo della carità . L’incontro, in programma sabato 7 ottobre all’Oasi di Sant’Antonio, è promosso dalla Caritas diocesana in concomitanza con i 400 anni dalla fondazione della congregazione delle Figlie della Carità da parte di san Vincenzo de’ Paoli. A seguire (ore 21), nella cattedrale di San Lorenzo si terrà il concerto dei cori parrocchiali rappresentativi delle sette zone pastorali dell’Archidiocesi. Coinvolti 220 fra coristi e musicisti.
«Aggiorniamoci sulla povertà » «La povertà non accenna a diminuire sia in Umbria che in Italia – ha detto Monsignor Paolo Giulietti, vescovo ausiliare – ci aggiorneranno su questo preoccupante fenomeno personalità di rilievo nazionale come monsignor Francesco Soddu, direttore della Caritas italiana, don Giovanni De Robertis, direttore della Fondazione Migrantes della Cei, e don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e sottosegretario della Cei».