Sono iniziati i tanto temuti licenziamenti in Colussi. Una vicenda dolorosa, conclusa lo scorso novembre con un accordo che definimmo ‘triste’, visto che prevedeva decine di esuberi, seppur in misura inferiore ai 125 paventati dall’azienda lo scorso autunno.
DOPO L’ACCORDO NESSUNO VOLEVA PARLARE – VIDEO

La crisi, gli esuberi Una procedura di licenziamento collettivo nata dall’oggi al domani, dopo la crisi e dopo che i lavoratori avevano già fatto tanti sacrifici per scongiurare esuberi che poi comunque sono stati necessari. Dopo una lunga trattativa si è arrivati, lo scorso novembre, ad una riduzione dei tagli di circa il 50%. In cambio l’azienda ottenne maggiore flessibilità nei turni e nelle tipologie contrattuali. Ora, passate le feste, arrivano i giorni in cui quei licenziamenti diventano esecutivi.
Le procedure In questi giorni l’azienda ha incontrato i sindacati per passare alla fase operativa. Dei 59 operai che lasceranno l’azienda saranno una ventina i pensionabili e i volontari. Gli altri sono stati scelti sulla base delle esigenze tecnico produttive. Ricordiamo fra l’altro che oltre agli operai lasceranno anche 5 impiegati interni e 5 esterni (della Sogesti). Dal primo febbraio nello stabilimento di Petrignano d’Assisi entreranno 69 persone in meno. E una quindicina saranno i contratti trasformati da full time a part time. Sono già cominciate le convocazioni.