Un lungo viaggio nel nome della pace, 6 nazioni per 15.000 chilometri in un’impresa partita il primo maggio da Perugia. Sono finalmente arrivati a Samarcanda dopo diciannove giorni i vigili del fuoco Stefano Pettinari ed Emanuele Cruciani.
I SALUTI DEL GIORNO DELLA PARTENZA
Secondo tentativo Un’impresa che era stata tentata anche lo scorso anno, ma un brutto incidente aveva interrotto il viaggio: il primo maggio 2014 un autoarticolato su una strada ucraina aveva interrotto il viaggio, iniziato il 25 aprile da Assisi.
L’incontro Il 20 maggio a Samarcanda hanno incontrato i vigili del fuoco uzbeki con la presenza del locale vicecomandante che ha ringraziato della targa ricordo e della lettera di saluto inviata per il loro tramite dall’ingegner Gioacchino Giomi, capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco italiani. Nell’incontro i vigili del fuoco di Samarcanda hanno dimostrato una grande disponibilità e cortesia sottolineando il loro modo di essere: «Un pompiere è un fratello di qualunque nazionalità esso sia».
Soccorso e mezzi Una realtà preposta al soccorso con mezzi provenienti per lo più dal lascito dell’ex unione sovietica, tenuti tutti in perfette condizioni. Si tratta di mezzi equivalenti alle nostre Aps (autopompaserbatoio) autobotti ed autoscale. I vigili del fuoco di Samarcanda sono chiamati per numerosi interventi ma essenzialmente per incidenti stradali e, a causa delle condizioni stradali e dallo stile di guida, il numero degli incidenti è molto elevato.
Città gemelle Stefano Pettinari e Emanuele Cruciani hanno poi consegnato una lettera inviata dal sindaco di Assisi al capo affari culturali e sport del Comune di Samarcanda Signora Rita Z.Mahmyaova, la quale ha apprezzato in modo particolare ringraziando per questo collegamento tra le due città , che da sempre mostrano sensibilità per la pace tra i popoli.