Poco meno di 200 metri a dividere palazzo Spada da piazza della Repubblica, una distanza ideologica decisamente più abissale tra i protagonisti: da una parte la presentazione del fumetto ‘Foiba rossa – Norma Cossetto, storia di un’italiana’ organizzata da CasaPound, dall’altra la contromanifestazione promossa dall’Anpi. Domenica pomeriggio ‘animato’ a Terni, dove è tornato attuale lo scontro politico. Tutto è filato liscio a livello di ordine pubblico – consistente la presenza della polizia -, ma da una parte all’altra gli attacchi reciproci non sono ovviamente mancati.
LA MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA IN PIAZZA – VIDEO
Bonomi all’attacco
Più che le parole – ribadita «l’identità antifascista della città» già espressa dall’Anpi e dalle altre associazioni sabato in conferenza stampa – in una gremita piazza della Repubblica sono state le note di ‘Bella ciao’, cantate in coro, a parlare. Dentro la sala consiliare – anche questa piena -, prima di illustrare il libro, il leader di CasaPound Terni, Piergiorgio Bonomi, è andato invece al contrattacco, annunciando che lunedì andrà per vie legali «contro chi, sui giornali, ha dato spazio solo a chi ci ha criticato e non chi ha promosso questa iniziativa. Ricordo – ha aggiunto – che sei mesi fa mi sono presentato alle elezioni amministrative come candidato sindaco, siamo riconosciuti da tutti. Chi è l’Anpi per dire che CasaPound non può fare politica? Noi abbiamo sempre portato rispetto a tutti e cerchiamo di andare oltre gli steccati ideologici, condannando le atrocità commesse da una parte e dall’altra».
BONOMI E LA «GIORNATA STORICA» – VIDEO
Parla la Proietti

Sul finale l’intervento dell’assessore Elena Proietti, la cui presenza all’iniziativa era stata criticata dai manifestanti della piazza. «Sono qui – ha spiegato – in veste di donna e di assessore alle pari opportunità Quello di oggi è il primo vero passo in questa veste. Norma Cossetto è stata una donna vittima di violenza, chiunque la voglia spostare in qualsiasi altra categoria, la violenta ancora un’altra volta. La sua storia è troppo nascosta, ma come donna può essere messa sullo stesso piano di Anna Frank, le morti sono tutte uguali. Per questo mi hanno invitato e ho ritenuto fosse giusto venire».