C’è anche Giuseppe Malvetani in lizza per diventare sindaco di Stroncone. Ad ufficializzare la candidatura è lo stesso numero uno di Confagricoltura Terni nonché vicepresidente della Camera di commercio: lo fa con la lista civica ‘Stroncone Riparte’. «Vuole coniugare esperienza e rinnovamento, nella consapevolezza che solo con entrambe si possa avere la garanzia di una amministrazione efficiente ed incisiva». Il padre, Terenzio, fu primo cittadino del comune ternano dal 1956 al 1962 con Democrazione Cristiana.

Malvetani scende in campo
«Una scelta meditata a lungo, presa non a cuor leggero, consapevole – l’annuncio di Malvetani – delle difficoltà del momento e del grande impegno necessario per risollevare questo territorio da una situazione non certo florida.Ringrazio e raccolgo l’invito, arrivatomi trasversalmente da più parti e da molti amici che ho avuto modo di incontrare in queste settimane, a dare la mia disponibilità per la candidatura a sindaco di Stroncone: una sfida che mi onora, che accetto con umiltà e spirito di servizio, nella speranza di riuscire a mettere a frutto le esperienze e le conoscenze maturate in questi anni quale amministratore di società, enti ed associazioni di categoria, per poter costruire, insieme a tutti i cittadini che, come me, lo hanno a cuore, il futuro di questo nostro paese».
La lista
«Ringrazio i promotori – aggiunge – della lista civica ‘Stroncone Riparte’ per aver riposto in me tanta fiducia. Ed è proprio questa fiducia a motivarmi ancora di più a dare il massimo perché davvero, dopo troppi anni di stasi, ci possa essere una significativa ripartenza. Rivolgo a tutti i cittadini l’invito a voler superare eventuali particolarismi e divisioni del passato per dare il proprio contributo alla riuscita di questo progetto che mette al centro un unico interesse, quello di Stroncone e dei suoi abitanti. Il futuro non può prescindere da alcuni fondamentali punti fermi: lo sviluppo economico ed occupazionale, la sicurezza dei cittadini, la cura del territorio, sia del centro storico che delle frazioni, il turismo, i servizi per il sociale, l’associazionismo e lo sport».