Inizio luglio ‘bollente’ in Umbria. Temperature elevate previste anche per martedì 7 e mercoledì 8 dopo l’ondata di calore che ha toccato la Regione lunedì: punte di 40 gradi, con condizioni che potrebbero persistere per più giorni. Queste condizioni meteorologiche possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio e conseguentemente è prolungata la fase di forte disagio (livello 3). Alle 14 di lunedì, secondo il portale 3bmeteo.com, Terni ha fatto registrare la temperatura più alta d’Italia tra i capoluoghi di provincia.
40 gradi a Foligno È il dato rilevato dal servizio di protezione civile della Regione. In base al bollettino meteo della stessa protezione civile le temperature sono senza variazioni di rilievo e con persistenza di ‘valori elevati’. Per martedì le previsioni dell’Arpa danno per l’ozono una concentrazione superiore al livello 1, cioè alla soglia di informazione.

Ricoveri e codici ‘gialli’ L’ondata di calore ha iniziato a produrre le prime conseguenze: più di qualche anziano è stato costretto a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale di Perugia. Numerosi i codici gialli gestiti dal pronto soccorso dell’ospedale: 12 i ricoveri, principalmente nelle strutture di medicina e cardiologia. «Sicuramente le temperature di questo periodo hanno avuto un ruolo importante nel quadro di situazioni cliniche già compromesse», ha sottolineato il dottor Massimo Siciliani. Nella maggioranza dei casi i pazienti sono stati trasportati in ospedale in ambulanza dal 118. Qualche ricovero oltre la normalità anche a Terni, tuttavia senza particolari emergenze.
Emergenza livello 3 a Perugia Considerato quanto contenuto nel piano comunale di gestione per l’emergenza calore, viene conseguentemente istituita presso la Protezione civile con sede a Pian di Massiano, strada Santa Lucia n.2, la sala operativa, attiva dalle ore 8 fino alle 18 per tutta la durata dell’emergenza – livello 3. La funzione della sala operativa, che risponde al numero 075.5774410, è quella di ricevere le chiamate di persone che, senza particolari patologie, chiedono sollievo momentaneo dall’ondata di calore. Le stesse verranno accompagnate nella più vicina area di accoglienza dotata di ventilatori e di aria condizionata.

Terni ‘bollente’ e ozono E a Terni la situazione non è migliore. La ‘conca’ infatti, alle 14, è risultata il capoluogo di provincia più caldo d’Italia: 38 i gradi raggiunti, con Alessandria, Cremona, Firenze, Mantova, Modena, Parma, Pavia e Reggio Emilia ferme a 37. Il picco massimo tuttavia è previsto per la giornata di martedì: con il perdurare delle particolari condizioni meteo, inoltre, caratterizzate da soleggiamento intenso ed elevate temperature, è prevedibile un peggioramento della qualità dell’aria, con particolare riferimento alle concentrazioni di ozono.
Prevenzione Bambini, donne in gravidanza, anziani, soggetti asmatici e con patologie polmonari e cardiologiche: per loro è opportuno evitare di svolgere attività fisica, anche moderata, all’aperto nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata (fra le 12 e le 17). È, infine, consigliabile a tutta la popolazione di evitare di svolgere un’attività fisica molto intensa nello stesso intervallo di ore. Ulteriori informazioni sull’andamento delle concentrazioni di ozono possono essere reperite sul sito internet di Arpa Umbria (www.arpa.umbria.it) e sulla pagina facebook della ‘Protezione civile Comune di Perugia’.
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