di S.F.
Contenitori all’interno dello spazio condominiale o esterno, lungo il marciapiede? Può succedere che per una questione del genere si finisca addirittura al Tar Umbria, come accaduto a Terni: il Comune, su input dell’Asm, ha revocato la concessione di suolo pubblico per il posizionamento delle mastelle per la differenziata in via Lazio 19. Risultato? Quattro avvocati ne parleranno martedì mattina a Perugia. A qualcuno la decisione non è andata giù.
Il pre ricorso
Pre 2017 le mastelle erano nello spazio interno – siamo nel quartiere di borgo Bovio – del condominio, poi per questioni tecniche fu avanzata la richiesta di occupazione di suolo pubblico per piazzarle all’esterno. C’è il via libera nel 2017 e fin qui tutto liscio. Poi succede qualcosa che cambia le carte in tavola e che porterà al ricorso al Tar Umbria
La contestazione e la revoca
L’Asm – magari è arrivata una segnalazione – si è attivata per contestare quel posizionamento esterno, chiedendo al Comune di procedere con la revoca della concessione di suolo pubblico: alla base della decisione ci sarebbe un problema legato all’abbandono dei rifiuti nell’area interessata. Insomma, una questione di decoro urbano. Di colpo dunque si è tornati alla situazione originaria, peccato che il condominio lamenti la totale assenza di preavviso o confronto prima di procedere in tal senso.
Al Tar
Lo scorso 30 luglio è stato depositato il ricorso contro la revoca di concessione di suolo pubblico datata 16 maggio. A difendere il condominio di via Lazio 19 sono gli avvocati Manuela Landi e Antonio De Angelis, mentre i legali della controparte – risultano essere il Comune, l’Asm e A.R., una persona che vive nelle vicinanze – sono Maria Di Paolo e Francesco Silvi. Si parte dall’istanza cautelare.