Attività e quindi posti di lavoro a rischio per un centro termale privato – ‘Thermae & Salute’, partner di Tabiano e Salsomaggiore – che da tre anni opera a Terni, in zona Fiori. Nonostante sia stato accreditato dalla Regione Umbria, infatti, non ha ancora ricevuto la convenzione con il sistema sanitario regionale pur a fronte delle numerose richieste in tal senso. Elemento che potrebbe condurre – stando ai titolari – ad un ricorso al Tar anche se non è esclusa la denuncia penale.
«Di questo passo, tutti a casa»
«I pazienti ternani con prescrizione Usl – affermano dalla struttura – sono costretti a recarsi in strutture extra regionali come Viterbo o Cotilia, che comunque la Usl Umbria 2 rimborsa visto che i trattamenti sono inseriti nei cosiddetti ‘Lea’. Un convenzionamento della nostra struttura non aggraverebbe il bilancio dell’azienda sanitaria ma favorirebbe la popolazione ternana, spesso anziani e bambini che fanno ricorso alle cure termali, evitando costose e ripetute trasferte. Dopo tre anni di continui investimenti – proseguono – la situazione sta diventando insostenibile per la società che chiude regolarmente in perdita, costringendo alla cessazione definitiva dell’attività entro pochi mesi se la Usl non concederà la convenzione».