Discarica a Cesure: «Cosa non capite?»

Terni, il gruppo civico ‘Mi Rifiuto’ torna a denunciare l’annoso problema di via Marie Curie. «Non vediamo l’ora di ripartire»

Condividi questo articolo su

«In un periodo di stress e confusione come questo, chiedersi cosa non abbiamo capito può sembrare anche una domanda banale. Ma le foto che ci sono state inviate questa mattina da un residente di via Marie Curie, che mostrano la discarica formatasi nell’area posta immediatamente dietro il mercatino di Cesure, gridano realmente vendetta». Lo sfogo arriva dal gruppo civico ‘Mi Rifiuto’ di Terni sempre impegnato nella lotta contro l’abbandono di rifiuti.

Un cassone mobile

«Asm, ogni venerdì mattina – spiegano i volontari di ‘Mi Rifiuto’ – colloca in quella via un cassone mobile (servizio momentaneamente sospeso a causa dell’emergenza sanitaria in atto) affinché gli abitanti del quartiere si possano recare in quel posto, senza dover andare presso i Ccr (anche questi attualmente chiusi), per conferire sfalci, ingombranti e Raee. Puntualmente si assiste invece, da lungo tempo, al continuo abbandono di rifiuti da parte di chi, evidentemente, non ha ancora capito che il conferimento deve avvenire esclusivamente il venerdì mattina. E sembrano essere serviti a poco anche i due recenti controlli effettuati dalla polizia Locale tramite foto trappole, con tanto di sanzioni, a far comprendere questo elementare concetto».

UNA QUESTIONE ANNOSA

Il gruppo ‘Mi Rifiuto’

L’attività del gruppo ‘Mi Rifiuto’ è ferma oramai dal primo marzo «e non vediamo l’ora di poter tornare nei quartieri per proseguire con le nostre iniziative di raccolta e sensibilizzazione perché, è evidente, che ce ne sia ancora molto bisogno. Così come è evidente che il ‘rifiuto’ più comune che troveremo in futuro sarà quello da covid-19, guanti in lattice e mascherine. Dunque le cose che, in realtà, non abbiamo capito sono molteplici. Per la gravissima situazione di via Marie Curie abbiamo, naturalmente, informato la polizia Locale e l’Asm per i provvedimenti di competenza ma anche per valutare una diversa collocazione del cassone mobile in quell’area. Ora più che mai è necessario ribadire che cambiare si può, dipende da ognuno di noi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli