Snellire le modalità di accesso al credito, pur mantenendo la guardia alta per evitare che la crisi economica in atto – dovuta all’emergenza Covid – favorisca infiltrazioni di stampo criminale in una fase in cui la liquidità è essenziale per la sopravvivenza delle attività economiche. Questa la sintesi dell’incontro che si è tenuto mercoledì – uno specifico comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato sul tema e presieduto dal prefetto Emilio Dario Sensi – a cui hanno preso parte in videoconferenza il procuratore di Terni, il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza, il rappresentante della Camera di commercio, il presidente di Anci Umbria, il direttore dell’Ispettorato del lavoro Terni-Rieti, il presidente della commissione regionale Abi Umbria, il direttore generale di Confindustria Umbria, i presidenti di Confcommercio e Confartigianato, il vice presidente di Cna, il presidente provinciale di Coldiretti e il vice direttore di Connfagricoltura Umbria.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
«Semplificare l’accesso al credito»
«In apertura d’incontro – si legge nella nota dell’Ufficio territoriale del Governo di Terni – il prefetto ha posto l’accento sulla necessità di monitorare le situazioni emergenti di disagio sociale ed economico nonché contrastare ogni forma di inquinamento dell’economia legale al fine di individuare per tempo le criticità che possano inficiare la ripresa del sistema produttivo. Ciascuno dei presenti alla riunione, per quanto di rispettiva competenza, ha illustrato le principali problematiche che affliggono i singoli comparti produttivi, oltre a dichiarare la disponibilità dell’ente o dell’associazione rappresentati a fornire il proprio sinergico apporto nell’azione di sensibilizzazione dei propri aderenti in ordine alla corretta attuazione di quanto previsto dalle disposizioni governative. In particolare è emersa la necessità di tutelare la ripresa economica attraverso la semplificazione e la tempestività dell’erogazione del credito, affiancate da controlli di legalità che tuttavia non devono ostacolare né ritardare la concessione dei prestiti. Garantire celeri risposte alle richieste di accesso alla liquidità da parte degli operatori economici e delle famiglie – afferma la prefettura – rappresenta non solo un’indispensabile esigenza dell’attività economica, ma anche uno specifico strumento di prevenzione del fenomeno dell’usura e di ogni rischio di infiltrazioni illecite nel tessuto produttivo provinciale».
I rischi del periodo e la criminalità
«I fenomeni di disagio correlati a possibili difficoltà della ripresa economica e produttiva – prosegue la nota – possono determinare l’insorgere di condizioni favorevoli per un’espansione degli interessi illeciti e criminali considerato che l’aggravarsi della situazione economica potrebbe agevolare il ricorso a forme di ‘sostegno’ da parte di organizzazioni criminali, che in tal modo mirano anche ad accrescere il consenso nei loro confronti. Sarà necessario, pertanto, effettuare un’attenta attività di intelligence territoriale volta a cogliere tempestivamente ogni elemento di possibili tentativi di infiltrazioni mafiose; in tale ottica vanno valorizzate e rafforzate le attività di prevenzione e controllo con specifico riferimento alle operazioni sospette e ai fenomeni di acquisizione di imprese e di immobili».