Una riunione relativamente breve – presenti il vice prefetto Andrea Gambassi, il vice questore vicario Luca Sarcoli, il comandante della Guardia di finanza Livio Petralia, quello dell’Arma dei carabinieri Davide Rossi, il vice sindaco di Terni Andrea Giuli, Gilberto Morelli della polizia Locale ternana, il comandante della polizia provinciale Mario Borghi, quello della polizia Locale orvietana Alessandra Pirro, delle polizie municipali di Narni ed Amelia, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi – in cui, rispetto ad eventuali ‘strette’ sui controlli anti Covid legati alla recente ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza (discoteche chiuse, mascherine obbligatorie dalle 18 alle 6 nei luoghi di aggregazione, misure per chi proviene da alcuni stati esteri) non sono state assunte decisioni drastiche o particolari.
LE ORDINANZE: MINISTERO DELLA SALUTE – REGIONE UMBRIA
Dal comitato sull’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto mercoledì mattina, coordiato dalla prefettura di Terni, la linea – in fatto di ‘movida’ e relativi controlli – è stata quella di proseguire nel monitoraggio, valutare, controllare. Ma non quella di attuare da subito interventi drastici o radicalmente diversi da quelli messi in campo sinora. Anche in attesa di capire, forse, che piega prenderà l’evoluzione dei contagi sul territorio ternano e regionale. Se quindi il Comune di Perugia ha emanato un’ordinanza che individua vie e piazze dove è obbligatorio indossare la mascherina, per il momento a Terni si preferisce verificare la situazione, tenendo sì conto delle nuove norme, ma anche cercando di comprendere appieno i criteri alla base delle indicazioni ministeriali. Che devono essere tradotti in controlli concreti e ‘confini’ non sempre semplici da stabilire.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
Quindi se da un lato il divieto di ‘ballare’ – anche ad esempio con dj set all’aperto – è chiaro, al pari dell’obbligo dei Dpi in determinati luoghi e condizioni, dall’altro non sembra all’orizzonte alcuna stretta particolare almeno sul piano dell’atteggiamento dei soggetti deputati a controllare. Stretta che potrebbe essere assunta se e quando la situazione epidemiologica dovesse peggiorare o precipitare, cosa che nessuno ovviamente auspica. Sul piano dei flussi turistici in alcuni luoghi ‘nevralgici’ del territorio invece, come ad esempio la Cascata delle Marmore, l’attenzione – è stato detto – deve restare massima a tutela della salute di turisti, residenti e operatori. Ergo, minimizzare il rischio-contagi sempre e comunque. Allo stesso modo i vari rappresentanti hanno evidenziato alcune problematiche nei propri territori che saranno affrontate in un clima di collaborazione tra istituzioni.
La nota della prefettura
Di seguito la nota diramata dalla prefettura di Terni al termine dell’incontro: «Nella riunione sono state innanzitutto richiamate le disposizioni contenute nella recentissima ordinanza del ministro della Salute del 16 agosto 2020, riguardanti, in particolare, l’obbligo dalle ore 18 alle ore 6 di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie), ove sia più agevole il formarsi di assembramenti, anche spontanei e/o occasionali, nonché la sospensione, all’aperto o al chiuso, delle attività del ballo nelle discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, spiagge attrezzate e/o spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico. Tali prescrizioni, come è stato evidenziato nel corso dell’incontro, sono state recepite nell’ordinanza della presidente della giunta regionale dell’Umbria del 17 agosto 2020, numero 48. È stato, peraltro, sottolineato come le misure previste dalla citata ordinanza del ministro della Salute si inquadrino, integrandole, nelle misure di contenimento del contagio previste dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 7 agosto scorso concernenti l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e di utilizzare le protezioni delle vie respiratorie in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il distanziamento. Nel corso dell’incontro è stato deciso di intensificare i servizi di vigilanza e di controllo del territorio da parte delle forze di polizia, con la collaborazione delle polizie municipali, per garantire il rispetto delle misure dirette a prevenire la diffusione del virus ed in particolare per assicurare il rispetto degli obblighi introdotti dalla suddetta ordinanza del ministro della Salute. La questura, inoltre, rivolgerà specifica sensibilizzazione circa il rispetto delle disposizioni anti-Covid al personale addetto ai servizi di vigilanza e controllo, nell’ambito del progetto #divertiAMOci in atto in questo capoluogo.
Infine, sulla base delle iniziative già adottate dal Comune di Narni, si è concordato sull’opportunità che i comuni con maggiore afflusso turistico forniscano ai turisti, anche tramite i rispettivi uffici al turismo, specifiche raccomandazioni circa il rispetto delle norme per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e, se necessario, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie».