di S.F.
La gestione del più antico rifugio delle Dolomiti a 2.575 metri di altitudine sul monte Nuvolau, nel territorio di Cortina d’Ampezzo. Nell’ultimo mese la struttura da più di venti posti letto è finita al centro dell’attenzione a livello nazionale perché il locale Club alpino italiano ha avviato una procedura per l’affidamento attraverso l’affitto d’azienda: la scadenza è fissata a lunedì per la manifestazione d’interesse e tra le oltre 120 domande presentate ce ne sono tre provenienti dall’Umbria.

L’interesse
Il rifugio Nuvolau è uno dei più noti delle Dolomiti nonché tra i più belli per posizione e possibilità di ammirare il panorama su Cortina d’Ampezzo. Il numero delle candidature arrivate ha sorpreso e non poco considerando la particolarità del sito: il Covid-19, la crisi occupazionale e l’opportunità concessa ha spinto in molti a provarci. Non è così semplice. Il Cai richiede determinate caratteristiche ed esperienza – magari come accompagnatore escursionistico o guida alpina, per affidarlo in gestione: «Nella scelta – viene specificato – del Gestore la sezione tiene conto della sua conoscenza dei luoghi, della condivisione dei valori propri del Cai, della capacità tecnica di adempiere al suo compito e di assumersi la responsabilità di titolare del presidio del territorio alpino che il rifugio rappresenta».
Tentativi dall’Umbria
Le domande sono arrivate da tutta Italia. C’è anche l’Umbria come confermano dalla segreteria dal Club alpino italiano di Cortina d’Ampezzo: si tratta di tre persone di Terni (classe 1983), Foligno (1972) e Orvieto (1967). Chissà che ad uno di loro non venga affidato il Nuvolau. Difficile, ma non impossibile. Il rifugio fu inaugurato l’11 agosto del 1883.