Un approfondimento con il contributo di cittadini per la creazione di una mozione da presentare in assemblea legislativa utile all’aggiornamento dell’attuale legge regionale. Se ne parlerà in ‘Dalla parte dell’Umbria’, in onda martedì sera alle 21 sulla pagina Facebook del consigliere regionale M5S Thomas De Luca: mirino su una regione comunità energetica libera e pulita.
Burocrazia farraginosa. Gli ospiti
L’indipendenza energetica – viene sottolineato – dell’Umbria «viene di fatto ostacolata da una burocrazia farraginosa che blocca lo sviluppo delle rinnovabili favorendo gas e finte soluzioni, da normative obsolete e disomogenee, dalla esasperante lentezza nel rilascio delle autorizzazioni, dalla eccessiva discrezionalità nelle procedure di Valutazione di impatto ambientale. Ostacoli che stanno mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi europei climatici: riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e copertura da rinnovabili del 72% per la parte elettrica. Nel corso dell’approfondimento, aperto al contributo di tutti i cittadini che potranno intervenire in diretta streaming scrivendo sulla pagina Facebook, si parlerà di indipendenza energetica ed energie rinnovabili, con particolare attenzione su come superare la burocrazia che sta tenendo bloccato un settore strategico. Ospiti dell’approfondimento curato da Thomas De Luca saranno il senatore Gianni Girotto presidente commissione attività produttive Senato, Andrea Liberati ex consigliere regionale del M5S Umbria, Rodolfo Rughi consigliere comunale di Gubbio, Maurizio Zara presidente regionale Legambiente e Valentino Filippetti sindaco di Parrano. Durante la diretta sarà possibile intervenire con domande e osservazioni direttamente sulla pagina Facebook così come sarà possibile dare il proprio contributo alla creazione della mozione da presentare in consiglio regionale per superare il divieto a priori all’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici sugli edifici nei centri che rivestono valore storico e culturale, sottoponendo invece a valutazione paesaggistica prescrittive e non ostativa gli interventi previsti».