di P.C.
Dieci anni fa avevano provato a coniugare moda e ristorazione inserendo – sul modello di altri storici locali di Roma e Milano – un locale dove fare l’aperitivo in modo chic in mezzo agli abiti in vendita, in una saletta che sovrasta corso Vannucci, ammirabile dall’alto mentre si sorseggiava un cocktail. Ha funzionato, ma non è stato sufficiente a salvare Andrei: la lunga crisi economica; quella, atavica, del centro storico; infine la pandemia, che ha colpito i negozi, il mercato e, fatalmente, i momenti di aggregazione.
Quando i conti non tornano…
Così, come annunciato, Andrei chiude i battenti, quasi duecento anni dopo l’apertura (era il 1833). Lo farà la sera di San Valentino. E in una lunga intervista a Luca Benedetti, sul Messaggero, il proprietario, Giuseppe Capaccioni, ha spiegato le motivazioni e i sentimenti che attraversano il suo cuore in questi momenti, partendo dalle motivazioni: «Bisogna essere realisti: le cose non funzionavano da un punto di vista economico. Se non si fa pari, qualche problematica c’è».
Il ruolo del centro storico
«Abbiamo analizzato, ci siamo interrogati sulla nostra capacità di fare meglio. E abbiamo verificato, per esempio, che il prodotto era giusto. Anche il centro storico ha un peso su questa scelta. Almeno può essere la seconda delle tre questioni chiave». Insomma, manca l’attrattiva di una volta. Non c’è più il rito dello shopping in centro. «La grande battaglia per il centro è sempre la stessa: come farci arrivare la gente. Va ripensata, dopo scale mobili, Ztl e minimetrò, la nuova viabilità», dice Capaccioni.
Le scelte di figli e nipoti
C’è poi una motivazione interna alla famiglia: «C’è chi non vive a Perugia, chi lavora qui ma nel turismo. Abbiamo valutato pro e contro. Soprattutto abbiamo riflettuto durante il periodo del lockdown dove l’azienda voleva andare, dove la famiglia voleva investire. Di fronte a un’offerta in linea con il mercato attuale, con grande rammarico, abbiamo deciso di dare in gestione i nostri locali». L’offerta l’ha fatta Benetton. Il contratto è stato firmato nei giorni scorsi. Domenica apertura straordinaria. Lunedì, per l’ultima volta, si chiuderanno le saracinesche di Andrei.
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