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Home » Protezione civile: «Umbria regione virtuosa»

Protezione civile: «Umbria regione virtuosa»

di Francesca Torricelli
14 Ottobre 2022
in Ambiente e salute
Tempo di lettura: 5 minuti di lettura
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«L’Umbria è una regione virtuosa in ambito di Protezione civile, ha investito tanto in termini di pianificazione ed aggiornamento e, a differenza di altre regioni italiane, ha il 100% dei piani di Protezione civile comunali». Così il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, intervenuto al convegno ‘Il ruolo chiave dei Comuni nel sistema di Protezione civile’, che si è tenuto presso il parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo, organizzato da Anci Umbria ProCiv con il patrocinio della Regione Umbria, Anci nazionale, il Comune di Gualdo Cattaneo e l’Ordine dei collegi dei geometri di Perugia e Terni, ed in collaborazione con Anci Umbria e il dipartimento della Protezione civile nazionale, in occasione della ‘Settimana nazionale della Protezione civile’.

La cultura del rischio

«Parleremo – ha proseguito Curcio – delle attività di preparazione, previsione, prevenzione, ripristino e del ruolo chiave del sindaco. I codici civili vanno rivisti perché la società evolve ed è necessario un confronto costante e continuo, come facciamo anche a livello europeo. Con le grandi emergenze abbiamo sperimentato la parola sussidiarietà, con la pandemia abbiamo fatto un passo in avanti e vissuto una vera e propria resilienza attivando le forze nel territorio. Ora dobbiamo concentrarci sulla cultura del rischio e far cresce la consapevolezza dei cittadini di ciò che viviamo quotidianamente nei territori. Abbiamo fenomeni estremi sempre più frequenti che passano da incendi a piogge torrenziali: queste nuove sfide impongono nuovi percorsi. Dobbiamo lavorare moltissimo per rendere semplici questi concetti complessi e far capire ai cittadini quanto è importante e centrale il ruolo del volontariato».

Percorso comune

I lavori del convegno, coordinato da Silvio Ranieri, direttore Anci Umbria ProCiv, ed al quale hanno aderito oltre 160 persone, sono stati aperti dal coordinatore della consulta di Protezione civile Anci Umbria e sindaco di Gualdo Cattaneo, Enrico Valentini. «Siamo qui a parlare di pianificazione e programmazione. In Umbria abbiamo risultati importanti anche grazie alla nascita di Anci Umbria ProCiv, avvenuta nel 2016. In questo ambito la nostra regione eccelle rispetto ad altre anche grazie al Piano di Protezione civile comunale, che è fondamentale e deve essere aggiornato, efficace ed efficiente». Letizia Michelini, presidente di Anci Umbria Prociv e sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, ha sottolineato che «in tema di Protezione civile i Comuni hanno un ruolo chiave. Per questo motivo è fondamentale accendere i riflettori per un confronto e tracciare punti di riflessione per stilare un documento che servirà a dare vita ad un percorso comune, unico, su cui operare. Il convegno è un anche un modo per esaltare le pratiche virtuose messe in campo in questo tema, come quelle di Anci Umbria ProCiv, quale struttura operativa a supporto con tutti i Comuni e che funge da intermediario anche con i vari livelli istituzionali».

La prevenzione

Per il prefetto di Perugia Armando Gradone, «bisogna conoscere bene il territorio e i fattori di rischio. Si deve partire dalla conoscenza ed occorrono risorse professionali adeguate. La Regione Umbria in questo contesto è all’avanguardia ma è necessario approfondire la conoscenza dei fattori di rischio del territorio. Il sistema previsionale non è ancora perfetto e così è difficile prevedere il rischio. Noi viviamo su di un territorio fragile. Dobbiamo trovare tutti i sistemi per cercare di prevenire, contrastare e mitigare tutti fenomeni avversi». Ha portato i saluti anche Andrea Gambassi, vice prefetto di Terni, che ha sottolineato l’esempio virtuoso che esiste nella provincia ternana con 19 Comuni che hanno formato un Consorzio dell’orvietano. «I sindaci sono protagonisti dell’emergenza – è intervenuta Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia – sanno immediatamente quando e qual è il livello di emergenza presente sul loro territorio. Proprio per questo capiscono l’importanza della Protezione civile, uno degli organi più amati, che ha bisogno di ritornare agli antichi fasti. Viviamo un momento di urgenza ed è necessario trattare temi quale prevenzione e formazione, dettati anche dal cambiamento climatico».

La cultura del volontariato

Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, ha ringraziato «i tanti sindaci e le Anci regionali oggi presenti. Ringrazio Curcio anche per la sua attenzione per la ricostruzione post terremoto. Questa giornata vuole sottolineare il lavoro fatto in questi anni da Anci Umbria ProCiv e dai volontari. Le sfide che ci attendono sono di grande portata e per questo è necessario rafforzare il sistema di Protezione civile e diffondere la cultura del volontariato. I sindaci sono pronti per le grandi sfide». Paolo Masetti, delegato nazionale Anci e Anci Toscana per la Protezione civile, sindaco di Montelupo Fiorentino, ha sottolineato che «più è piccola la dimensione del comune e maggiori difficoltà ci sono sia in merito alle competenze interne al comune ma anche alla potenza di fuoco che il comune può esprimere in caso di emergenza. Più si è piccoli, più si ha necessità di crearsi qualcosa per far si che la comunità sia fortemente consapevole e coinvolta nelle operazioni ed interventi di protezione civile». Enrico Melasecche, assessore alle infrastrutture, trasporti, opere pubbliche, politiche della casa e Protezione civile della Regione Umbria ha infine spiegato che «il nostro sistema di Protezione civile funziona e ha sempre funzionato, anche in occasione degli ultimi eventi meteorologici che hanno coinvolto alcuni comuni umbri. In questi mesi abbiamo istituito gli ambiti e li abbiamo definiti dopo un confronto con tutti i soggetti coinvolti. Ora c’è da lavorare per equilibrare ed amalgamare il territorio. Abbiamo, inoltre, operato con i vari dirigenti ed individuato il testo per redigere una legge sulla Protezione civile».

Modello made in Umbria

A seguito dei saluti istituzionali, Antonio Ragonesi di Anci nazionale ha aperto il confronto tra le esperienze e realtà territoriali regionali. Il ricco programma ha visto gli interventi di diversi esponenti di Anci, duranti i quali sono state espresse parole di lode per il «modello made in Umbria» che, come ha detto Marco Iacchetta, assessore alla Protezione civile del Comune di Pieve di Cento, «è l’unico esempio nazionale di questo connubio tra Comuni, Anci e Regione in tema di Protezione civile». In più occasioni è stato ribadito che il sistema umbro è diventato uno dei punti di riferimento anche per le altre realtà regionali, di come l’Umbria abbia la capacità qualitativa di innalzare il confronto, il dibattito su questo tema e su ciò che va fatto per migliorare. Il convegno, centrato sui temi della pianificazione e gestione dell’emergenza, è proseguito nel pomeriggio con il tavolo tecnico, coordinato da Sergio Achille, presidente di Assodima (Associazione nazionale disaster manager), ‘I sistemi informativi geografici nella pianificazione di Protezione civile’, che ha visto la partecipazione, oltre dei tecnici dell’associazione Anci Umbria ProCiv, anche della Provincia di Perugia, della Regione Umbria e dei Comuni di Spoleto, Città di Castello, Narni e Terni. L’iniziativa di martedì a Gualdo Cattaneo ha anticipato l’appuntamento dell’assemblea Anci nazionale prevista dal 22 al 24 novembre 2022 a Bergamo; in questa occasione si tornerà a dare voce ai temi legati alla protezione civile e alla responsabilità dei primi cittadini.


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