‘Giro di vite’ della Guardia di Finanza di Perugia sul fronte delle strutture ricettive del territorio – in linea con quanto espresso anche dalle associazioni di categoria -, a caccia di operatori irregolari o abusivi. Sotto la lente ci sono finiti, fra le altre cose, l’obbligo di comunicazione giornaliera dei nominativi delle persone alloggiate, il rispetto della legge regionale 8 del 2017 e le modalità di effettuazione delle prestazioni rese dalle strutture ricettive e dalle imprese del settore. «All’esito degli accertamenti effettuati su oltre 60 strutture – spiega una nota delle Fiamme Gialle – sono state contestate violazioni di carattere amministrativo a 10 strutture per mancata comunicazione agli uffici comunali dell’inizio attività e della locazione degli alloggi. Sono stati inoltre segnalati all’autorità giudiziaria 21 soggetti che non avevano comunicato le generalità degli alloggiati presso le proprie strutture». In un caso le attività hanno riguardato una ditta individuale operante quale ‘host professionista’ nel settore dei servizi di prenotazione e assistenza turistica di immobili di lusso, che gestiva la locazione di alcune ville con piscina di proprietà di soggetti per lo più stranieri, in violazione delle normative di settore. È stato inoltre individuato un operatore che aveva concesso in locazione immobili, in assenza di regolare contratto e senza il rispetto degli obblighi tributari, omettendo di dichiarare ricavi per circa 75 mila euro e i relativi redditi, pari a circa 9 mila euro.