Si chiama ‘Ciao Siri – il lato digitale del museo’ ed è un progetto interattivo volto a sviluppare il lato multimediale del museo archeologico Claudia Giontella e il museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice. Per la realizzazione del progetto, Le Macchine Celibi è stata cofinanziata dalla Regione Umbria nell’ambito del bando ‘Sostegno progetti imprese culturali e creative 2020’ e realizzato da Euromedia.
L’accessibilità
«L’obiettivo è quello di ampliare l’accessibilità alle collezioni – è stato spiegato venerdì mattina durante l’evento di presentazione – creare nuove proposte e connessioni al fine di rafforzare ed espandere il settore turistico e culturale. Attraverso ambienti digitali e interattivi il museo ha facilitato l’accesso al prodotto creativo e la comprensione del suo contenuto simbolico, trasformando lo spettatore in interlocutore. Lo scopo della digitalizzazione del museo è stato quello di mettere in relazione il prodotto, il servizio e l’azione culturale con le comunità di riferimento. Il museo si è dotato delle tecnologie utili per la valorizzazione del patrimonio nei confronti delle nuove generazioni, ampliando le modalità di fruizione e le sinergie possibili con altri spazi museali, accedendo così ad una vasta rete di collaborazioni, per un più ampio e inclusivo racconto della storia dell’arte. I fondi del progetto ‘Ciao Siri’ hanno anche finanziato la realizzazione del nuovo bookshop, allestito nel foyer del Caos». I contenuti per il museo archeologico Claudia Giontella sono stati curati da Elena Roscini, funzionario archeologo della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, da Alessandra Bravi, ricercatrice presso l’Università della Tuscia e Ruprecht Karls Universitaet Heidelberg, e da Massimiliano Gasperini, archeologo; quelli per il museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice da Pasquale Fameli, ricercatore presso l’Università di Bologna e responsabile del progetto scientifico del Caos. Paolo Luchetti con la società Euromedia ha curato la fornitura degli apparati e l’elaborazione di contenuti e applicazioni.
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La valorizzazione del museo archeologico Claudia Giontella
Il museo archeologico Claudia Giontella ospita collezioni archeologiche di grande interesse. Oltre alla ricchissima raccolta di reperti provenienti dalle necropoli protostoriche di Terni – il cui studio a cura di università e centri di ricerca nazionali e internazionali, costituisce oggi una fonte inesauribile di novità scientifiche – nella sale del museo sono esposte iscrizioni, sculture e testimonianze della cultura materiale di epoca preromana e romana, che guidano il visitatore in un viaggio alla scoperta di tracce dell’identità storica del territorio dell’antica Interamna Nahartium, la ‘città tra due fiumi’. Il progetto di valorizzazione multimediale vuole ‘iniziare’ il pubblico a nuovi significati e valori, con un approccio contemporaneo e aggiornato ai reperti archeologici esposti, grazie a un allestimento che si avvale di innovative tecnologie di fruizione multimediale, adattate alla storia e all’articolazione del complesso museale. Filmati video proiettati su schermi, ricostruzioni in 3D immersive fruibili attraverso visori, teche olografiche con la presentazione virtuale di oggetti dell’antichità, percorsi tematici esplorabili grazie alla presenza di QR-code, totem interattivi per l’approfondimento di contenuti. I nuovi percorsi accompagneranno il visitatore in una nuova scoperta della storia della città e del territorio, dalla preistoria, attraverso la romanizzazione, fino all’età tardoantica. Immergendosi nella vita quotidiana degli Interamnates, gli abitanti di Interamna del passato, i cittadini della Terni attuale potranno scoprire i ruoli del maschile e del femminile, le attività di notabili, artigiani, matrone e stranieri che affluivano nella grande metropoli interamnate, gli aspetti del sacro e l’identità degli dei che proteggevano la città e il territorio circostante, luogo di attività economiche e commerciali e spazio di connessione con mondi e universi culturali lontani.
La valorizzazione del museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice
Uno dei primi obiettivi messi in programma nel progetto scientifico della gestione Le Macchine Celibi del Caos è stato quello del riallestimento della collezione permanente del museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice al fine di rendere chiari i contesti creativi nazionali e internazionali all’interno del quale si sono inseriti anche gli artisti più significativi del territorio. Sono state pensate apposite sezioni legate alle principali tendenze artistiche novecentesche, all’interno delle quali mettere in dialogo i nomi storicizzati, sia nazionali sia internazionali, con quelli del contesto locale, anche al fine di evidenziarne le specificità. In virtù di un interesse radicato nella storia della cooperativa Le Macchine Celibi, si è data particolare attenzione all’inserimento di contenuti audiovisivi, provenienti dalla raccolta di arte in video della cooperativa stessa, che permettessero di approfondire la conoscenza di alcuni tra gli artisti esposti, ricorrendo a uno dei mezzi più rilevanti della cultura contemporanea. Con il progetto di valorizzazione multimediale è stato possibile ampliare l’offerta di questi contenuti: si è provveduto perciò all’inserimento di altri monitor sui quali riprodurre a ciclo continuo alcuni brevi documentari legati ad artisti rappresentativi della città di Terni quali Ilario Ciaurro, Agapito Miniucchi e Otello Fabri. Si tratta di brevi documentari realizzati negli anni novanta dal Comune di Terni quali omaggi doverosi alla creatività territoriale. Un processo di digitalizzazione ha permesso di dare nuova vita a questi rari documenti, disponibili solo su vecchi formati Vhs, e di restituirli così alla fruizione pubblica. Il progetto ha inoltre previsto l’ampliamento degli apparati video all’interno del foyer a scopi informativi, offrendo al pubblico i contenuti di volta in volta presenti all’interno del museo, dalle mostre temporanee agli eventi collaterali. Gli spazi che ospitano le collezioni dell’ex Pinacoteca Metelli sono stati dotati invece di schermi interattivi e totem digitali che ampliano l’esperienza della visita nella dimensione virtuale, invitando i visitatori in un viaggio tra gli scorci ternani interpretati da Orneore Metelli sulle sue tele e alla scoperta delle opere conservate nei depositi al fine di offrire una conoscenza integrale del patrimonio artistico conservato negli spazi museali. È stato previsto inoltre un monitor destinato all’estensione dei progetti speciali di volta in volta ospitati nella project room del museo, arricchendo così l’offerta culturale e ampliando le possibilità operative ed espositive degli artisti ospitati.